Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BERTONE
Tarcisio Romano Canavese (Torino) 2 dicembre 1934. Cardinale. Arcivescovo. Di Genova. Si guadagnò la stima di Giovanni Paolo II risolvendo il caso Milingo «con fermezza e delicatezza al tempo stesso, aiutando il vescovo africano a
compiere un rientro “soffice” nella Chiesa cattolica, dopo il matrimonio con Maria Sung. Ha gestito anche la
divulgazione del terzo segreto di Fatima. Salesiano, è quinto di otto figli. Ha compiuto i suoi studi medi a Torino, nell’oratorio di Valdocco, passando direttamente al noviziato di Monte Oliveto
(Pinerolo) attratto dalla vocazione salesiana. Nel 1960 è diventato sacerdote; nel 1967 è stato chiamato a Roma, per assumere la cattedra di Teologia Morale Speciale,
all’Ateneo Salesiano. Ha collaborato all’ultima fase della revisione del Codice di Diritto Canonico; il primo giugno 1989
è stato eletto Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana. Due anni più tardi, il primo agosto 1991 il Santo Padre lo ha nominato Arcivescovo
Metropolita di Vercelli. Quattro anni più tardi ha lasciato la diocesi piemontese per diventare Segretario della
Congregazione per la Dottrina della Fede, il “vice” del cardinale Joseph Ratzinger» (Marco Tosatti)
• «Già dagli Anni 80 come consultore della Congregazione per la dottrina della fede ho
collaborato con il Santo Padre nel redarre due codici delle Chiese latina e
orientale. Ho poi seguito sempre, per suo incarico, con il cardinale Ratzinger,
le trattative per ricucire lo strappo di monsignor Lefebvre e poi come
segretario della congregazione per la dottrina della fede ho avuto il
privilegio di una intensa familiarità con il Santo Padre nell’analisi dei problemi della Chiesa e nel redarre documenti» (Alain Elkann)
• «Nonostante abbia compiuto missioni importantissime per la Chiesa, come
ricondurre all’ovile monsignor Milingo e collaborare alla pubblicazione del terzo segreto di
Fatima, il cardinal Bertone è noto soprattutto per la passione calcistica. Ha concluso la processione della
via Crucis al Marassi (lo stadio) e non, come tradizione, a Marassi (il
quartiere). Del resto destò curiosità il suo esordio, proprio a Marassi, da telecronista sportivo: per la
trasmissione Stadio goal dell’emittente Telenord commentò nella stagione 2003-2004 le partite Sampdoria-Juventus e Genoa-Torino, in
diretta dagli spalti e affiancato da Gianni Vasino, colonna portante del
90° minuto di Paolo Valenti. Una terza volta prestò la sua competenza tecnico-tattica in occasione di un match della Nazionale
azzurra. Ha scritto articoli su Tuttosport e sulla Gazzetta dello Sport. In
ragione di questi meriti extra pastorali, nel 2004 è stato insignito dai giornalisti liguri del premio Piero Passetti» (La Stampa).