Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BERNABÈ
Franco Vipiteno (Bolzano) 18 settembre 1948. Manager. Già amministratore delegato dell’Eni e della Telecom Italia (scalzato dall’Opa di Colaninno & C.), poi alla guida della merchant bank Bernabé & C. (la partecipazione più conosciuta è quella nella H3G), infine a capo della Biennale di Venezia (fino al 2003) • «Il convitato di pietra che viene evocato quando c’è qualche poltrona importante da occupare» (Paolo Madron) • «La sua proverbiale sicurezza, quella di chi è certo di avere calcolato tutto. Un’arte appresa all’Ocse, a Parigi, a metà degli anni Settanta: “è lì che ho imparato ad analizzare i problemi, a entrare nei dettagli, a
razionalizzare questioni complesse”» (Angelo Pergolini) • «All’Eni ho guidato la privatizzazione. Quando quel processo ha subito una battuta d’arresto sono passato alla Telecom, ovvero una società che nelle intenzioni del governo avrebbe dovuto diventare una public company.
Poi le cose sono andate diversamente. Io avevo rappresentato agli azionisti le
conseguenze che potevano derivare dall’acquisto della Telecom da parte di Colaninno e soci. Ero convinto che le società di telecomunicazioni, di fronte all’apertura dei mercati e ai forti investimenti necessari al loro sviluppo, non
potessero reggere livelli di indebitamento troppo elevati»
• Dice che “il capo” non si può far guidare dalle emozioni: «Quello che voglio dire è che uno deve sapersi staccare dalle sue reazioni emotive, che sono spontanee in
certi momenti, e farsi guidare dalle motivazioni profonde. Se uno è guidato da questo, difficilmente fa scelte sbagliate o commette errori gravi».