Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BERLUSCONI
Rosa Milano 25 gennaio 1911. Mamma di Silvio. Cognome da ragazza: Bossi. «Mia madre morì a 38 anni, quando io ne avevo appena 16. Soffriva di cuore. Nel giro di tre ore
spirò fra le mie braccia. Prima che chiudesse gli occhi, le giurai che avrei fatto da
mamma a mia sorella e a mio fratello più piccoli. Io abitavo in via Volta e prendevo il tram 4. Vedevo sempre questo
giovane distinto che parlava di banca e di azioni con un’altra persona. Che uomo intelligente, che bella voce, pensavo dentro di me.
Scendeva alla mia stessa fermata, in Cordusio. Un giorno al ritorno decisi di
perdere il tram. “Rosina, non sali?”, mi chiese la mia amica. No, risposi, aspetto il prossimo per vedere se c’è su il biondino. Subito dopo s’avvicinò lui: ‘Permette, signorina, che mi presenti? Sarebbe un onore per me accompagnarla’. Io scoppiai a ridere. Secondo me aveva sentito tutto. Tutti i minuti della
giornata ringrazio il Signore di quello che mi ha dato. Ho fatto tanti
sacrifici, ma sempre volentieri. Da ragazza dovetti imparare la stenografia e
trovarmi lavoro come segretaria. La sera, per arrotondare, dopo aver sbrigato
le faccende domestiche, stavo in piedi fino a tarda ora a sferruzzare i golfini
neri che il partito fascista mi commissionava per le “piccole italiane”. Mi sono sempre licenziata io, per andare a guadagnare di più. L’ultimo impiego fu alla Pirelli, perché pagava 14 mensilità anziché 12 e in tempo di guerra distribuiva i pacchi viveri» (Stefano Lorenzetto)
• Berlusconi l’ha tirata in ballo molte volte per raccontare il momento della sua discesa in
campo. Da ultimo, quando è stato ospite di Bonolis (gennaio 2006): «Io faticavo ad addormentarmi, tutti i miei manager avevano detto che sarebbe
stata una pazzia fare politica. Ma in piena notte, la mamma si è presentata ai piedi del mio letto. Mi ha detto “Se ritieni di farlo, devi trovare il coraggio di farlo”» • Ha contribuito a mitizzare l’infanzia del figlio: «Avevamo un bel salone con il parquet, ed era Silvio a lucidarlo. Solo dopo gli
davo la paghetta» ecc. • Da giovane ha posato per il monumento ai caduti della piazza di Seregno in
Brianza (opera di Alfredo Sassi). Ha posato anche per il pittore Guido Tallone
(mai nuda però).