Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BERLUSCONI
Barbara Milano 30 luglio 1984. Primogenita di Silvio e Veronica Lario. «È di una educazione quasi imbarazzante. Disponibile e tranquilla, si racconta.
Sgranando i grandi occhi azzurri e spostando il ciuffo biondo che le ricade sul
viso, ovale e bello (“Sì, assomiglio a lei”)» (Paola Pollo) • «Vorrei poter affiancare i miei fratelli Marina e Piersilvio nell’amministrazione delle aziende di famiglia. Con la loro dedizione e il loro
impegno sono per me un esempio da seguire e considero un dovere impegnarmi al
massimo per raccogliere l’eredità morale di mio padre. Da bambina ho frequentato la scuola steineriana: poca tv,
molto spazio al lavoro con se stessi e su stessi. Leggevo, dipingevo, studiavo
musica. Trovo incredibile che oggi un bambino a otto anni abbia già il telefonino. Io ho avuto un’infanzia molto legata al gioco, alla creatività che credo venga mortificata dalla tecnologia»
• Rumore per una sua intervista televisiva con Daria Bignardi (Le invasioni barbariche, su La7, 21 aprile 2006) in cui ha dichiarato che non farebbe vedere ai suoi
figli il Bagaglino, i reality, Buona Domenica. Ha aggiunto di stimare Bertinotti, ha detto che È a favore delle unioni omosessuali, a favore dei Pacs, e ha anche fatto gli
auguri di buon mandato a Prodi, in un momento in cui il padre Berlusconi si
ostinava a dire che la vittoria elettorale di Prodi era stata irregolare. L’allusione a Buona domenica ha provocato una piccata replica di Maurizio Costanzo («deve avere problemi in famiglia», in un’autointervista durante la trasmissione Tetris, 17 maggio 2006 su Raisat Extra) a cui la giovane Berlusconi ha risposto in
modo assai fermo e convincente, imputando tra l’altro a Costanzo di aver predicato per tanti anni la libertà d’espressione e di essere incapace adesso di sopportare una critica argomentata • Al Corriere della Sera ha detto di somigliare molto al padre, da cui ha
ereditato la «capacità di cogliere subito il nocciolo delle questioni» e di essere «rapida nelle decisioni». Inoltre, confessa che «mio padre mi ha chiesto di collaborare con lui in politica. Sono molto onorata
della proposta, però ho deciso di non accettarla perché devo lavorare ancora moltissimo su me stessa. La politica È interessante, ma per riuscire a farla attivamente e consciamente bisogna essere
più maturi e con esperienze di vita maggiori».