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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BELLUCCI

Monica Città di Castello (Perugia) 30 settembre 1968. Attrice. «Il mio sogno proibito? Spegnere le luci e andare a letto. A dormire».



VITA Tra i suoi film: La Riffa (91), Dracula di Bram Stoker (92), I Mitici - Colpo gobbo a Milano (94), Come mi vuoi (96), Dobermann (97), L’ultimo capodanno (98), Malèna (2000), Irreversible (2002), Ricordati di me (2002), Matrix Reloaded (2003), Matrix Revolutions (2003), La Passione di Cristo (2004), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) • Il padre, autotrasportatore, la portò sul camion in giro per l’Europa. La mamma l’ha allattata fino a 19 mesi • «Sono nata in provincia. Lì qualsiasi bella ragazza suscita una curiosità morbosa. Dà fastidio. Per il solo fatto di esistere. Basta che parli con uno e già ci sei andata a letto. Per i maschi sei un oggetto, per le donne una puttana» • «Sono stata una bella di paese, ossessionata dagli sguardi dei ragazzi e dall’invidia delle ragazze, oggetto di pettegolezzi e maldicenze. Ricordo ancora che,
quando uscivo da scuola, passavo per le stradine laterali per evitare di
affrontare le occhiate degli uomini» • «Con quei capelli tipo Afef faceva la snob. A scuola in realtà non era molto amata, e neanche troppo brava» (una compagna di scuola) • «Non ero una studentessa modello perché uscivo molto e a volte arrivavo a scuola in coma e non sapevo neanche che
materia ci fosse» • In prima liceo fu bocciata perché, essendo un istituto sperimentale, per essere ammessi all’anno successivo bisognava dare l’esame dalle suore. Una compagna: «Se la videro davanti con gli occhi truccatissimi, la tuta nera, i tacchi alti. E
la bocciarono» • «Io non sono stata mai ragazzina, a 14 anni ero già così. Non mi sono mai sentita piccola» • «D’amor carnale non è mai morto nessuno» (il padre) • «La prima volta che ho fatto l’amore? Sono stata fortunata pure lì. Avevo quattordici anni e mezzo. Precoce. Lui aveva diciotto anni e mezzo,
quattro più di me. La ricordo come una esperienza bellissima. Avrei potuto farlo molto
prima, perché comunque ero molto libera, ma l’ho fatto con un ragazzo di cui ero innamorata, che mi piaceva fisicamente e
tutto è avvenuto nel più bello dei modi. Dove? In macchina, era una Lancia»
• «Laureata mancata in Legge, è considerata una delle donne più belle del mondo. Spesso anzi, nel mondo, è citata come l’italiana più bella. Da molti anni, almeno dal 1989, è famosa: prima come top model, poi anche come attrice» (Cesare Lanza) • Iniziò come modella: «Ero un po’ troppo rotondetta: mi avevano consigliato di perdere qualche chilo, allora
andavano le modelle bionde e magrissime. Ma io non ci ho mai creduto: ero
convinta che le forme mediterranee, gli occhi scuri, i capelli lunghi,
sarebbero stati la mia fortuna» • Nel 98, è già una modella affermata, incassa 40 mila dollari per quattro uscite alla sfilata
romana di Fendi. Nella prima indossava top e gonna di pelliccia di talpa, sul
braccio un cappotto di zibellino • Quell’anno il mensile Max, che fa sempre un sondaggio per esser certo della popolarità del personaggio prescelto, le fa fare il suo calendario: «Scoprirmi non mi crea imbarazzo… Un corpo è bellezza, come una poesia, un quadro, una statua». Le foto sono di Fabrizio Ferri • «Ero una ragazza carina, quando Coppola mi ha scelto per una piccola parte nel
suo Dracula. C’è voluta tutta la mia costanza. Non voglio fare la vittima ma è dall’età di 14 anni che ho dovuto faticare per dimostrarmi intelligente. Ora sono
riuscita a convincere me stessa e gli altri che posso andare oltre» • Nel 99 Tornatore gira con lei lo spot in bianco e nero di Dolce & Gabbana e poi le fa fare la vedova anni Quaranta che fa impazzire di desiderio
un ragazzino in Malèna • «So che devo molto a Malèna, tutte le ultime occasioni, l’incontro con Andy e Larry Wachowski e quello con Bruce Willis sono avvenuti
mentre ero in America per la promozione del film di Tornatore, dopo la sua
uscita ho avuto moltissime offerte. Sono stata anche molto fortunata, quando ho
lasciato la casa e la famiglia per fare la modella non avrei mai potuto sognare
tanto bel cinema» • Nel 99 sposa Vincent Cassel. Il loro primo incontro durante i provini per il
film L’appartamento di Gilles Mimouni. Lei: «Vincent aveva la testa rasata, stava girando L’odio. è arrivato con un’aria molto sicura di sé e io ho avuto subito una sensazione di rifiuto. Mi sono chiesta: “Ma questo chi si crede di essere?”». Lui: «Io avevo chiesto al regista: “Ma con tutte le attrici che ci sono in Francia, perché prendi una modella italiana?”». Finiti i provini, la Bellucci ha chiamato il suo agente: «Ma perché Mimouni ha ingaggiato quel tizio? Avrebbe fatto meglio a prendere Yvan Attal,
che è straordinario, sexy e tutto» (Jean-Pierre Lavoignat)
• Cassel, quando lei è rimasta incinta (2004) era così contento da mettere l’ecografia della pancia di lei come sfondo del cellulare • Lei ha voluto partorire a Roma, ospedale Fatebenefratelli: «Volevo partorire in italiano. Nei momenti importanti si ha bisogno di tornare a
casa» • Valutazione giornalistica di una sua foto incinta: un miliardo di lire. Nel
2003 chiese 300 mila euro di risarcimento al settimanale Vip per una sua foto
sul set in cui il vento le spostava l’accappatoio • La bambina si chiama Deva, che in sanscrito significa «divina»: «Suona un po’ italiano e poi lei è la mia creatura celeste». Il nome è entrato nel novero di quelli forse condannabili quando Pesche Geldof, nel
gennaio 2006, ha accusato il padre di averla chiamata in un modo impossibile. I
giornali, elencando subito le numerose altre coppie colpevoli di avr chiamato i
figli con nomi troppo strani, hanno subito incluso anche la coppia
Cassel-Bellucci tra quelle da mettere alla sbarra
• Ormai diva internazionale: «La mia casa si chiama Alitalia. Oppure Air France» • I francesi l’hanno insignita di un’onorificenza, il cavalierato delle Arti e delle Lettere. Quando il ministro
Nicolas Sarkozy le ha appuntato la medaglia s’è visto che era di venti centimetri più basso di lei • è la prima non francese ad avere avuto il privilegio di spingere il pulsante con
cui ogni anno un vip accende le luci degli Champs-Elysées in occasione del Natale • Fiorello, facendo passare la sua faccia mentre cantava una canzone, ottenne un’impennata dello share di due punti (marzo 2004).



FRASI «In Italia mi sentivo come una mucca piena di latte che non è spremuta e a cui scoppiano le mammelle» • «La tv non mi interessa, non voglio diventare la ragazza della porta accanto» • «Ero ragazzina e c’era un’attrice che mi piaceva molto che un giorno arriva in tv. Di colpo ai miei occhi è caduta. Era diventata troppo vera, a portata di mano. La tv tu la guardi così (dall’alto), il cinema lo guardi così (dal basso). Gli attori non dovrebbero neanche dare interviste. E le star è meglio non incontrarle mai: io ho subìto certe delusioni... A vederle sullo schermo ti facevano credere chissà che, e invece da vicino erano persone così mediocri»
• «Mi sento a mio agio dappertutto e da nessuna parte. Italiana, abito a Londra,
lavoro negli Usa (ma non voglio viverci), ho un marito francese e una figlia
nata in Italia. Mi sento sradicata e nello stesso tempo europea» • «Se un’attrice ha fatto il personaggio della santa e quello della puttana, è già a un buon punto della carriera»


CRITICA Se dovessi fare un film sulla donna più bella a chi daresti la parte? «A Monica Bellucci, soprattutto se non deve recitare troppo» (Sonia Raule) • «La più bella, la più carnosa, la più libidinosa. Come il Milan» (Abatantuono) • «Personalmente non possiedo la sicurezza della Bellucci che ammette, senza tanti
giri di parole: sì, io sono bella. Bellezza è il bagliore che si riesce a tirare fuori dal gioco di luci e ombre interno a
ciascuno di noi» (Emanuelle Beart) • «Mi fa ridere che Monica Bellucci, per la sua bellezza classica e mediterranea,
debba essere sempre ritratta mentre mangia la pasta» (Stefania Rocca) • «La donna più bella alla Mostra di Venezia. E ha persino pronunciato dal palco un discorsino
senza leggerlo» (Dino Risi) • «Per la stragrande maggioranza dei francesi l’Italia è rappresentata dalle buone pizzerie, da Nanni Moretti e da Monica Bellucci» (osservazione del direttore di una compagnia pubblicitaria rimasto anonimo e
pubblicata dal Messaggero)


VIZI Voci di lesbismo e di una sua relazione con Ilaria D’Amico, smentite con una risata. Anche la D’Amico: «Ho pensato che se quello era il prezzo da pagare (per la popolarità) forse non ne valeva la pena. Avessero scritto che ero l’amante di Angelina Jolie pazienza. Ma non sopportavo che quel pettegolezzo
infangasse un rapporto di amicizia così pulito» (Sara Fallaci) • «Monica è una sorella per me. Ci siamo conosciute in Sardegna 12 anni fa. Io facevo l’università, lei sognava il grande cinema. Da allora siamo inseparabili. Ci telefoniamo
anche 10 volte al giorno. E quando è in Italia ci vediamo» • «A Parigi ho abitato con Monica Bellucci. Io facevo film intellettuali, lei
girava per casa bellissima sui suoi tacchi altissimi» (Isabella Ferrari) • «Ho sempre avuto una passione per i fumetti. Da ragazzina passavo ore a leggerli
e a sognare. Sono stati i fumetti la mia vera scuola. E i personaggi dei
fumetti, soprattutto quelli femminili. Amavo le donne stilizzate, disegnate,
che sembravano appartenere a un’altra realtà. La mia preferita è Eva Kant, la compagna di Diabolik. è meravigliosa: forte, intelligente, ma nello stesso tempo sofisticata ed
elegante. Ed è un’esperta nell’arte di trasformarsi, può assumere mille volti restando imprendibile. Credo che rappresenti il mistero
che si nasconde dietro ogni donna»
• «Il mio uomo ideale non è troppo ricco. Inconsciamente potrei accettare di fissare un rapporto d’amore sulla disponibilità della sua carta di credito» (Monica Setta) • Tende a ingrassare e dice di non preoccuparsene: «Mangio male, dormo peggio». Per Ricordati di me, Muccino le chiese di tenersi un po’ rotonda • «Sono una grande golosa, una buongustaia senza confini: amo il dolce, il salato,
l’agrodolce» • «La vera passione culinaria di Monica Bellucci è la trifula (tartufo d’autunno)» (Pierluigi Manfroni, chef di Città di Castello).