Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BELLUCCI
Giovanni Roma 1965. Pianista. Ha vissuto per diversi anni a Parigi. «Ha conquistato il pubblico suonando nella Salle Messiaen di Radio France, con l’Orchestre Royal de Chambre de Wallonie e interpretando insieme con il violinista
francese Augustin Dumay una pagina rarissima di Ernst Chausson: il Concerto in re maggiore per pianoforte, violino e orchestra, che è stato trasmesso in diretta da Francemusique» (Armando Caruso) • Ha cominciato a studiare il pianoforte tardi. «A 14 anni e quasi per caso. Non avevo neppure il pianoforte in casa. Condizione
che almeno inzialmente è comune a molti pianisti e violinisti. I grandi strumenti costano molto e non
sempre ci si può permettere di comprarli. Il che condiziona l’attività didattica: bisogna guadagnare tanto per permettersi un strumento di prestigio.
In più noi pianisti siamo svantaggiati, perché non possiamo portarci appresso il pianoforte. Credo che ogni interpretazione
sia una trascrizione. L’importante è farle bene. Penso ad un allievo di Beethoven che gli girava le pagine durante
un concerto. Ad un certo punto non capì più niente, perché Beethoven, dall’alto della sua assoluta padronanza dell’armonia, non suonava neppure una nota da lui stesso composta. Anche quella era
una forma geniale di trascrizione».