Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BEECROFT
Vanessa Genova 25 aprile 1969. Artista. Celebre perché espone donne nude. «Lineamenti dolci, occhi grandi, capelli rosso Tiziano. Arte provocatoria per
alcuni, liberatoria per molti altri. Non c’è galleria di primo piano che non contenda il suo lavoro» (Antonio Monda) • «Quando ho esposto le ragazze nude il mio lavoro non è stato messo in relazione solo con i riferimenti all’arte rinascimentale, ma con l’intera società, provocando reazioni forti, a cominciare dall’accusa di proporre una donna oggetto. Queste critiche mi stimolano ad andare in
profondità, e a volte finiscono col rafforzare i toni. Ovviamente ci sono anche aspetti
difficili: i giornali si rifiutano di pubblicare le immagini, le femministe si
arrabbiano, le critiche non sono affatto ironiche, e il puritanesimo affiora.
La mia ricerca sul nudo nasce da quando studiavo all’Accademia di Brera. Non riuscivo ad essere soddisfatta della rappresentazione
grafica del nudo. Per me la nudità era m
inimalismo, e devo aggiungere che personalmente mi imbarazza. Certo, le ragazze
erano esposte solo in contesti artistici come i musei. Tuttavia mi sono resa
conto sin dall’inizio che questa esposizione avrebbe avuto delle inevitabili implicazioni, e ho
cercato di approfondirle. All’inizio le modelle le prendevo direttamente per strada. Una situazione terribile,
dovevo spiegare che ero un’artista… Poi, quando ho fatto un po’ di strada, ho chiesto alla mia assistente di sollevarmi almeno da questa
incombenza».