Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BASSETTI
Piero Milano 20 dicembre 1928. Politico. «Alla battaglia per decentrare il potere a Regioni e Comuni ha dedicato tutta la
vita. Nel 70 fu il primo presidente della Giunta lombarda. Deputato Dc, si
dimise nell’82: “Che sarà di questo Paese”, gli disse una sconsolata Nilde Iotti presidente della Camera, “se le persone come lei lasciano il Parlamento per andare a presiedere una Camera
di commercio, sia pure quella di Milano?”. Ci passa molta più storia “che in quel cadavere ambulante di Montecitorio”, le rispose lui, e tirò dritto, convinto che a Roma restava poco da fare, che il futuro si sarebbe
giocato e costruito tra il globale e il locale: “Globus et locus”, recita infatti il nome dell’Associazione che oggi Bassetti presiede, emanazione di tre Camere di commercio,
Regioni Lombardia e Piemonte, varie Fondazioni bancarie, Università cattolica e persino la città di Lugano» (Roberto Di Caro)
• «Io ho lavorato tutta la vita a spiegare che il decentramento era il modo per
ridurre i costi della pubblica amministrazione aumentandone l’efficienza e il controllo. Sulla base del principio (ideologico, questo sono
pronto a riconoscerlo) di Carlo Cattaneo: quando i cittadini hanno le mani sui
problemi li controllano meglio. Ciò resta parzialmente vero. Il controllo sociale si esercita più facilmente se c’è vicinanza tra il potere e i cittadini; se il sindaco s’ingozza di tartine al caviale a carico del Comune lo viene a sapere tutto il
paese. Ma riconosco che, in Campania come in Lombardia, ovunque si è largamente perso il costume del controllo diretto sulla gestione delle
risorse...».