Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BASSANINI

Franco Milano 9 maggio 1940. Politico. Laureato in Giurisprudenza, docente universitario, militante del Psi, da cui fu
espulso nel 1981 (si opponeva da sinistra a Craxi). Fondatore quindi della Lega
dei socialisti e poi accolto come indipendente dal Pci. Dal 92 fa parte della
segreteria Ds. Già deputato per il Psi nel 79, è stato rieletto negli anni 83, 87, 92, 94, prima come indipendente per le liste
comuniste, poi per il Pds. Senatore dal 96, è stato ministro per la Funzione pubblica nei governi Prodi, D’Alema II e Amato II, sottosegretario alla presidenza del consiglio nel D’Alema I. Candidato e non eletto alle politiche 2006 (a differenza della moglie
Linda Lanzillotta)
• è l’autore delle due più importanti riforme della Pubblica Amministrazione varate nel dopoguerra. In
quella del 1997-98 (legge 59/97, modificata e integrata dalle leggi 127/97 e
191/98 e attuata con vari decreti legislativi, tra cui in particolare il
112/98) si attuava una redistribuzione delle competenze in senso federalista
grazie soprattutto all’introduzione del principio di “sussidiarietà”: tutto ciò che non è esplicitamente ed evidentemente di competenza dello Stato, deve ricadere sotto
la responsabilità degli Enti locali (Regioni, Province, Comuni, ecc.) secondo i criteri dell’efficienza, dell’economicità, dell’unicità, dell’adeguatezza funzionale. Nel 2001, con i decreti legislativi 300 e 303, che
dovevano trovare applicazione nella legislatura successiva (quella di
Berlusconi), ridusse il numero di ministeri a 12 (Affari esteri, Interno,
Giustizia, Difesa, Economia e finanze, Attività produttive, Politiche agricole e forestali, Ambiente e tutela del territorio,
Infrastrutture e trasporti, Lavoro salute e politiche sociali, Istruzione
università e ricerca, Beni e attività culturali) e “sopprimendo” quindi quindici entità amministrative, tra ministeri e dipartimenti. Questa riforma è stata di fatto vanificata dal Prodi II che, per ragioni di equilibri interni
alla coalizione, ha spacchettato e redistribuito una quantità di competenze tra nuovi ministeri con e senza portafoglio. Molto severo il
giudizio di Bassanini su questa operazione: «Abbiamo assistito a un imbarazzante revival del manuale Cancelli e delle logiche
spartitorie della prima Repubblica [...] La scomposizione del ministero del
Welfare è assurda in tempi di
workfare. Idem lo spacchettamento di Infrastrutture e Trasporti, dove c’erano voluti 50 anni per mettere finalmente insieme il ministero delle strade e
quello delle ferrovie, e la separazione del Commercio estero dallo Sviluppo
economico» • Non è stato rieletto alle politiche del 2006 a suo dire per la forte opposizione da
lui espressa alle scalate dell’estate 2005 (Ricucci, Fiorani e soprattutto Consorte) • «Capo dei boy scout in gioventù, e poi tre volte ministro, adesso, a 66 anni, è soprattutto il marito della Thatcher italiana, Linda Lanzillotta, ministro agli
Affari regionali. Condividono la passione per la politica, per la lettura e per
l’ultima spiaggia di Capalbio» (Panorama, 2006) • Un figlio, Giovanni, nato da un precedente matrimonio.