Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BALLANDI
Bibi Baricella (Bologna) 26 giugno 1946. Produttore tv. «Tutti sono amici di Ballandi. Tutti lo conoscono. A cominciare dal giro dei
bolognesi: il cardinal Giacomo Biffi e l’intellettuale di sinistra Stefano Bonaga, Syusy Blady e Pierferdinando Casini,
fino ad arrivare a Michele Serra, che scrive testi per i suoi programmi, e a
Romano Prodi che ammise di aver fatto per lui una telefonata di segnalazione in
Rai. E per la Rai ha prodotto i grandi spettacoli degli ultimi anni: da
Francamente me ne infischio con Celentano allo show di Renato Zero, da C’era un ragazzo con Morandi alla diretta del Giubileo dei giovani. L’ex direttore generale della Rai, Giorgio Celli, diceva: “Ballandi non mi piace molto, ma ci porta il prodotto chiavi in mano”. Gianni Boncompagni: “Mi sta antipatico, una volta ci ho pure litigato, ma è bravo. Ha charme. Con gli artisti bisogna saperci fare. Lui è la cortesia degli albergatori romagnoli, è la limousine con il secchiello dello champagne all’aeroporto, è l’opposto della Rai. Certo che se i programmi li produce lui dall’esterno, che ci stanno a fare all’interno 12mila dipendenti Rai?”. Neanche Baudo ha il dente avvelenato: “Lo conosco da 40 anni. Suo padre aveva un’agenzia, La Scala, che mi fece fare la mia prima serata, fuori Imola”
• Si chiama Bibi veramente. Titolo di studio terza media, ha seguito le orme del
papà: Iso scarrozzava cantanti e orchestre per l’Emilia. Da tassista diventò manager. Bibi imparò il mestiere. Orietta Berti lo ricorda ventenne con il vestito color salmone: “Professionale, chiedeva il 10 per cento. Fine anni Sessanta, io lo chiamavo lo
stakanovista delle serate”. Gli uffici di Roma stanno nel quartiere Prati. Una ventina di dipendenti. Un
crocifisso in ogni stanza. Il braccio destro operativo è Giovanni Bruni, fratello del manager di De Gregori. Bibi lo chiama “il mio rottweiler”. Dopo le Berti, arrivarono i Morandi, Dalla, De André. Fiutò il vento dei cantautori. Poi comprò il Bandiera Gialla a Rimini. Da lì alla tv. Entrature giuste, la Bologna cattolica e rossa. Da Prodi a D’Alema via Morandi. Da Nicola di Bari (il suo primo cantante a contratto) al Bob
Dylan portato in Italia per farlo cantare davanti al Papa (1997)» (Michele Farina).