Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BALESTRINI
Nanni Milano 2 luglio 1935. Scrittore. Poeta. Artista. Racconta come determinante l’incontro con Luciano Anceschi, suo professore di filosofia al liceo, un liceo
scientifico, «anche se in matematica prendevo sempre tre», perché il padre voleva che, terminate le superiori, si impiegasse nell’industria. Diventa subito, grazie ad Anceschi, redattore della rivista Il Verri,
lascia la facoltà di Economia, dove dà anche un esame con Fanfani, poi lascia tutto e va a lavorare alla Bompiani,
dove trova Umberto Eco. «Allora mi son trovato a far parte di un gruppo di giovani scrittori e critici la
cui aspirazione era fare piazza pulita con un passato recente che la nostra
generazione non sopportava più ed entrare in sintonia col resto d’Europa»
• Entra nell’antologia dei Novissimi (1961 e 1965), poi fa parte degli intellettuali che
fondano a Palermo il Gruppo 63 (al Teatro Scarlatti, in occasione di un
Festival di musica contemporanea). Nel 1979 fonda la rivista letteraria
Alfabeta • Stretto rapporto con la sinistra extraparlamentare. Il 7 aprile 1979 la
magistratura lo incrimina insieme ad altri esponenti dell’Autonomia operaia per associazione sovversiva, banda armata e partecipazione a
19 omicidi tra cui quello di Aldo Moro. Fugge a Parigi per evitare il mandato
di cattura. Sarà poi assolto • Umberto Eco: «Balestrini si presenta come lo scrittore più pigro che sia mai esistito, perché si potrebbe dire (esagerando un poco) che di suo non ha mai scritto una sola
parola e ha soltanto ricomposto brandelli di testi altrui […] La sua furia collagistica, che dura dalla fine degli anni Cinquanta, ha
prodotto un corpus di grande coerenza e dalla cifra riconoscibilissima» • Achille Bonito Oliva (sulla poesia visiva): «La poesia visiva di Balestrini diventa la costante che accompagna parole di
diversa estrazione, eppure legate tra loro dal collage: bisogno di uno
sconfinamento interdisciplinare non puro e semplice, ma necessario per fondare
una peripezia estetica legata a un processo di conoscenza» • Opere principali: Vogliamo tutto (1971), Le ballate della signorina Richmond (1977), Gli invisibili (1987). Ha raccontato l’esperienza del Gruppo 63 nel saggio, scritto con Alfredo Giuliani, L’avanguardia letteraria degli anni Sessanta. Gruppo 63 (editore Testo&Immagine). Il decennio 1968-77 attraverso il montaggio di volantini, manifesti,
comunicati e altri testi ne L’Orda d’oro, scritto con Primo Moroni (1997) • Da ultimo L’editore (DeriveApprodi 2006) racconto della morte di Giangiacomo Feltrinelli, anche qui
attraverso il collage di materiali di ogni tipo (giustificato dalla volontà di quattro amici che conobbero l’editore di scrivere una sceneggiatura su di lui).