Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BALDINI

Eraldo Russi (Ravenna) 21 dicembre 1952. Scrittore. «È un autore noir? Mistery? Horror? Lo amano, stimano e frequentano i giallisti d’Italia come Carlo Lucarelli e Andrea G. Pinketts. È caro al principe della fantascienza storica nostrana, Valerio Evangelisti. La
sua esplorazione del glocale e delle “inquietudini arcaiche” (eredità, questa, della sua prima professione: antropologo ed etnografo) gli vale l’ammirazione di Francesco Guccini. Nei suoi libri, da
Mal’aria a Gotico rurale fino a Bambini, ragni e altri predatori ci sono mostri, fantasmi bambini e piccoli omicidi, e sguardi che pietrificano,
e nebbie gelide che avanzano. Sembra Stephen King, a dirla così: e la definizione di “King italiano” È, in effetti, quella più ricorrente. Gli fa piacere, con un distinguo: “King ha l’abitudine tutta americana di concretizzare e spiegare il mistero. Anche a costo
di risolvere con finali ingenui. Fino a cinquanta pagine dalla fine It, per esempio, È uno stupendo romanzo sulla magia dell’infanzia, dove ogni bambino rappresenta il male in forme diverse, chi vede una
mummia, chi il lupo mannaro, chi un uccellaccio... Poi King toglie la magia
spiegando che la vera causa di tutto È un enorme ragno nel sottosuolo...”» (Loredana Lipperini).