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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BALDELLI

Simone Roma 25 ottobre 1972. Politico. Deputato di Forza Italia. «Il suo maestro? Nanni Moretti. Guardandolo interpretare Il portaborse, si convinse che la sua strada era la politica. E dove l’ha portato tanta dedizione? Prima a fianco di Claudio Signorile e di Claudio
Martelli nel Psi. Poi a fianco di Claudio Scajola, in Forza Italia» (Claudio Sabelli Fioretti) • «Saremo i nuovi dirigenti. Il partito che raggiunge il 30 per cento deve guardare
al suo interno. Puoi comprare lo straniero, però poi alla fine ti serve anche un vivaio. Compito del movimento giovanile è fornire una classe dirigente. Noi non siamo dei berlus-cloni. Abbiamo difeso i
McDonald’s perché permettono a tanti giovani di guadagnare qualche soldo lavorando part-time.
Eravamo a cena e Berlusconi disse: “Fammi l’imitazione. Se non mi piace ti licenzio”. Vengo da una scuola cattolica, il Sacro Cuore, piuttosto rigida, ma non per
ricchi. Papà lavora al ministero delle Finanze, la mamma in una finanziaria. Figlio di
nessuno. Non come a sinistra dove sono tutti figli d’arte. Ero anticraxiano. Ma nel 1997 andai a trovare Craxi, ad Hammamet. Quando i
suoi cortigiani lo avevano abbandonato. Il nostro gruppo di giovani socialisti,
ci chiamavano Pattuglia Cocciolone, venne contattato dagli uomini di Publitalia
nel 1993. Ci convocarono nello studio di un avvocato. Ma la Pattuglia scelse la
Lista Pannella e nel caso specifico Taradash che in quel momento era il più vicino alle posizioni di Berlusconi. Taradash venne eletto, divenne presidente
della Commissione di vigilanza Rai e io il suo portaborse. Un giorno mi trovai
a pranzo con Berlusconi. C’era anche qualche altro deputato. Gli dissi: “Mi dia la possibilità di collaborare con Forza Italia, di costruire il movimento giovanile”».