Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BACCINI
Mario Roma 14 dicembre 1957. Politico. È stato ministro della Funzione pubblica nel governo Berlusconi II (nel
Berlusconi I era sottosegretario agli Esteri). Diploma di ragioniere e perito
commerciale. Dirigente d’azienda. Iscritto alla Dc, dopo la trasformazione del partito in Ppi passò al Ccd, divenendone coordinatore nazionale. Deputato dal 94, nel 2006 È stato eletto al Senato (Udc). «Nato il 14 dicembre («come Churchill»), svezzato nella pragmatica Dc romana degli anni Ottanta, alla pazienza
attribuisce grande valore. Senza, sostiene, mai sarebbe diventato ministro.
Democristiano del primo tipo, tradizionale insomma, in politica da quando aveva
15 anni e a Castel di Guido esordiva con l’Azione Cattolica» (Maria Latella). Sbardelliano, feroce controllore del territorio (da Roma a
Ladispoli, dove vale centomila tessere), seguace di Cabras e dell’assessore all’urbanistica del Comune di Roma Antonio Gerace, detto Luparetta. «Uno partito dal basso, dai consigli di quartiere, dalle circoscrizioni, dove lo
descrivono sempre al lavoro per orientare maggioranze, abile con i regolamenti,
con i trucchi, disposto, pare, anche a usar le mani per far prevalere l’idea. Dicono i suoi amici: “Non c’È cena, pranzo, battesimo, che gli sfugga”. Alle riunioni del movimento giovanile Dc lo ricordano finire tutti gli
interventi con una citazione da Thomas Elliot, che nessuno È andato a verificare nel dettaglio: “L’importante È la lotta”» (Alessandra Longo)
• Collezionista di lauree: ne ha una honoris causa rilasciata da un’Università di Berkeley che non È la Berkeley a tutti nota; un’altra, sempre honoris causa, dell’Università di Buenos Aires. Un’Università cattolica dell’Honduras lo ha nominato professore emerito di Relazioni Internazionali.