Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ARCHINTO
Rosellina (Marconi) Genova 1935. Editore. «La signora della piccola editoria» (Pierangelo Fiorani) • «Nome sonante della vecchia aristocrazia e della cultura milanese. Di lei
dicevano, i maligni: “Ha il cuore a sinistra e il portafoglio a destra”. Dicevano anche: “Fa libri per bambini. Per i figli degli architetti”» (Claudio Sabelli Fioretti) • Una nonna maestra d’asilo, un nonno impiegato alle poste, un padre che è arrivato alla laurea di Ingegneria a forza di continue borse di studio: «La gavetta è quella di mio padre, non quella mia. Dal nulla a direttore generale di
grandissime aziende come la Ansaldo. Io ho avuto una infanzia serena nonostante
la guerra. A Genova, a Trieste, a Venezia e infine a Milano. Ricordo i primi
anni a Milano, nel collegio delle Marcelline, con mia zia suora, quando la
mamma non poteva tenermi perché il papà era molto malato. Ero una ragazza vivacissima, mi piaceva fare tante cose,
cavallo, tennis, basket, suonavo il pianoforte, facevo anche cose manuali,
libri sui quali incollavo le fotografie di Gary Cooper, il mio idolo. Mi
piaceva moltissimo andare ai concerti di Benedetti Michelangeli. Ero bravissima
al liceo. L’università l’ho fatta con fatica perché papà mi impose Economia e commercio che non mi piaceva»
• «I primi libri li ho fatti per Giò Ponti, ma la vera avventura d’esordio tutta mia è stata quella di Emme edizioni (la M è un omaggio al cognome da ragazza, Marconi, ndr), sigla editoriale per bambini» • All’inizio fu aiutata da Giangiacomo Feltrinelli. «è stato lui a spiegarmi per primo cos’era l’editoria. A credere che facessi sul serio. E poi Giovanni Enriquez. Con la
Zanichelli fu anche il mio primo distributore» • Nel 1985 Emme Edizioni fu ceduta. «Avevo avuto un periodo difficile, era morto mio marito. La Emme era cresciuta
troppo. Decisi di svoltare. Mi sono così dedicata agli epistolari».