Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
APICELLA
Enzo Napoli 26 giugno 1922. Disegnatore. «Gli è stata attribuita l’invenzione della “Swinging London” (Lamberto Sechi lo definì lo “Steinberg italiano”). Quando arrivò a Londra rimase impressionato dal suo grigiore. Negli anni Cinquanta era ancora
vittorianissima, le donne erano tutte coperte. Lui è napoletano. Gli piacciono la luce, lo spazio, i colori forti. Aveva già alle spalle interessanti esperienze culturali. Aveva lavorato a Epoca con Enzo
Biagi, aveva disegnato la rivista Melodramma. La sinistra lo aveva sempre
affascinato. Gli piacevano e gli piacciono i partiti realmente rossi. Come
quello della divina attrice Vanessa Redgrave. Ma quello che gli è sempre piaciuto è la satira. Il suo senso dell’umorismo napoletano, diventato “anglo-napoletano”, gli avrebbe meritato un posto di rilievo nel
Dictionary of Twentieth Century Cartoonists and Caricaturists. Il suo talento emerse al primo impatto con l’Inghilterra. Arrivò da Napoli alla Victoria Station di Londra. Vide la pubblicità della Schweppes. Non gli piacque. Prese carta e penna. Disegnò un fachiro con il flauto magico. Dalla cesta invece dei serpenti uscivano
bottigliette della celebre acqua tonica. Alla Schweppes furono entusiasti. Gli
diedero seicento sterline, cifra a quell’epoca favolosa, per il copyright. Un giorno a Hyde Park, mezzo addormentato,
ascoltò la conversazione di due camerieri, Mario e Franco, che volevano aprire un
ristorante. Enzo si mise a disegnare. Preparò il piano per La Terrazza. I due ragazzi subito decisero di seguire i suoi
consigli. La Terrazza divenne il primo ristorante italiano elegante, luminoso,
allegro. Cominciarono a frequentarlo i personaggi che emergevano negli anni
Sessanta: dai Beatles, a Mary Quant a Christine Keeler. Tutti cominciarono a
chiedergli progetti per i loro locali» (Alberto di Altamura).