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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

ANSELMI

Tina Castelfranco Veneto (Treviso) 25 marzo 1927. Politico. Parlamentare per sei
legislature, tre volte ministro, all’inizio degli anni Ottanta ha presieduto con piglio memorabile la commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2 • È stato il primo ministro donna dopo 836 ministri uomini in 115 anni di storia
(dato fornito da Ritanna Armeni: si deve tener conto del fatto che fino al 1946
le donne in Italia non hanno neanche votato) • Come ministro del Lavoro, ha firmato la legge sulla Parità • Partigiana nella brigata Cesare Battisti, agli ordini di Gino Sartor, che era
stato ufficiale degli alpini. Non sapeva niente di politica («Il primo libro di politica che ho letto È stato un testo di Bakunin perché un mio amico l’aveva trovato nella biblioteca dello zio»), venne ingaggiata dal fidanzato della sua amica Marcella, di nome Carlo
Magova, che le raccomandò soprattutto di non parlarne mai con nessuno (era stato ingaggiato anche il
cugino di Tina, di nome Mario, che viveva in casa con lei e nessuno dei due
sapeva dell’altro). Le fu data anche una pistola (a suo dire mai usata). Faceva la staffetta
(cento chilometri al giorno in bicicletta), col nome falso di Gabriella. «Uscivo alle cinque del mattino, portavo messaggi, ricetrasmittenti, tenevo il
collegamento tra le brigate. Poi andavo a scuola. Facevamo soprattutto saltare
binari per impedire le deportazioni e il trasporto di materiali delle fabbriche
oltreconfine». Il 26 aprile 1945, essendo stato fatto l’accordo con i tedeschi perché se ne andassero senza saccheggiare e senza sparare, si mise a urlare per la
gioia sotto le finestre di casa sua, invano la mamma dicendole di star zitta a
quell’ora della mattina. Erano infatti le cinque e vide un’ombra che s’avvicinava. Chiese la parola d’ordine, quello non la sapeva, lei lo arrestò immediatamente. Era suo padre
• Insegnante (È laureata in Lettere), poi dirigente sindacale, giovane democristiana,
vicepresidente dell’Unione europea femminile, membro del Consiglio nazionale Dc dal 1959, deputato
dal 68 all’87 (circoscrizione Venezia-Treviso). Ministro del Lavoro nell’Andreotti III e della Sanità negli Andreotti IV e V. Più volte candidata alla presidenza della Repubblica (nel 1992 dal settimanale
satirico di sinistra Cuore) • Proprio nelle elezioni politiche del 92, candidata da Forlani in un seggio
perdente, non fu nemmeno rieletta in Parlamento: «Sì, Forlani e la sua corte si erano dati da fare per lasciarmi fuori. Ma ben più grave È che molti uomini della P2 siano passati indenni da quegli anni».



CRITICA «Faccia buona della Dc affossata negli scandali» (Chiara Valentini).