ENRICO FRANCESCHINI , la Repubblica 29/6/2011 ; PIERGIORGIO ODIFREDDI , la Repubblica 29/6/2011, 29 giugno 2011
2 articoli - LA SFIDA DEI MATEMATICI "ABOLIAMO IL PI GRECO" - Compito di matematica: dato un cerchio con raggio di 4 centimetri, calcolare la circonferenza
2 articoli - LA SFIDA DEI MATEMATICI "ABOLIAMO IL PI GRECO" - Compito di matematica: dato un cerchio con raggio di 4 centimetri, calcolare la circonferenza. Anche quelli di noi che detestavano la materia ricordano la formula per trovare la soluzione, se non altro perché includeva un numeretto. O meglio una letterina, insomma qualcosa, che non abbiamo più dimenticato dai tempi della scuola: il pi greco, equivalente a 3,14 (in verità a 3,14159265 e così via all´infinito). Basta moltiplicarlo per due e per il raggio (2 pi greco erre), per avere la circonferenza, giusto? No, sbagliato. Questo perlomeno sostiene un gruppo di matematici "ammutinati", come li definisce il Times di Londra, secondo i quali è scorretto associare il pi greco con le proprietà di un cerchio. Esso va sostituito, affermano, con un´altra lettera dell´alfabeto greco, il tau, equivalente al doppio del pi, cioè a 6,28. La "scoperta" risale a qualche mese fa, quando gli ammutinati, guidati dal professor Bob Palais dell´università dello Utah e da Michael Hartl, altro studioso americano, pubblicarono un "manifesto del tau"; ma è stata formalmente rilanciata ieri, 28 giugno, perché negli Usa le date si esprimono facendo precedere il giorno dal mese, per cui il 28-6 diventa 6-28, la misura del tau. Sicchè i promotori dell´iniziativa hanno dichiarato il 28-6, o meglio il 6-28, "Tau Day", la Giornata del Tau. Di fatto la circonferenza, calcolata con il pi o con il tau, non cambia: nel primo caso si ottiene moltiplicando 2 per pi greco per il raggio, nel secondo tau per il raggio, ma siccome tau è uguale a 2 volte il pi greco, il risultato è identico. E allora dove sta la differenza? «Sta nel fatto che il pi non è il numero più naturale per essere associato con un cerchio», risponde il professor Kevin Houston dell´università di Leeds, un docente inglese che fa parte degli scienziati ribelli. «Per tutti questi anni, abbiamo usato il numero sbagliato nel calcolo della circonferenza», assicura lo studioso, esortando le scuole a rimpiazzare il pi con il tau. "Per tutti questi anni" è un eufemismo, o un understatement per dirla all´inglese: sono millenni che si discute sul pi greco. Già gli antichi egiziani e i babilonesi ne conoscevano il valore, con un errore di circa l´1 per cento, e un´approssimazione del pi compare perfino nella Bibbia. La costante 3.14 fu battezzata "pi" nel 1706 da William Jones, dalla lettera dell´alfabeto greco per evocare la prima lettera della parola "perimetro". Il passaggio dal pi al tau, spiega il professor Houston, renderebbe gli esami di matematica "considerevolmente" più facili. «Non voglio andare sulle barricate per imporre il tau», conclude il professore, «ma la questione è importante. Bisogna cambiare i libri di testo. Se insegnassimo nelle scuole a fare i conti con il tau, la matematica verrebbe assorbita dai ragazzi in modo più naturale». Se lo dice lui. Il Times, in un´editoriale, ironizza che tutti noi, ex-scolari, dopo questa discussione dobbiamo mettere la testa sotto l´acqua gelata, per non farci venire il mal di testa. ENRICO FRANCESCHINI , la Repubblica 29/6/2011 GODIAMOCI LA LIBERTÀ DI GIOCARE CON LE FORMULE - Chiedersi se si debba usare il tau al posto del pi greco, come qualche buontempone inglese ha proposto, riuscendo ovviamente ad attirare l´attenzione dei media inglesi, è la stessa cosa che chiedersi se si debbano misurare le lunghezze con i doppi metri invece che con i metri. Non fa nessuna differenza, ovviamente, e si tratta soltanto di una convenzione. Ognuno può fare cosa vuole, e non cambia assolutamente nulla, purché ci si intenda sul significato delle parole che usiamo. Quello che veramente importa, è che negli Elementi di Euclide, il capolavoro della matematica greca, ci sono due teoremi che dimostrano che la circonferenza di un cerchio è proporzionale al raggio, con un fattore di proporzionalità che si può appunto chiamare tau. E che l´area del cerchio è proporzionale al raggio al quadrato, con un fattore di proporzionalità che da secoli viene chiamato pi greco. Fu Archimede a scoprire che queste due costanti sono legate fra loro, nel senso che una (tau) è doppia dell´altra (pi greco). In realtà, i teoremi di Euclide erano quattro, perché altri due dimostravano che la superficie di una sfera è proporzionale al raggio al quadrato, e il volume al raggio al cubo. E Archimede dimostrò che tutte e quattro le costanti sono legate fra loro: quella della superficie è quattro volte pi greco, o due volte tau, e quella del volume quattro terzi di pi greco, o due terzi di tau. Le scelte possibili sono quattro, e ciascuna permette di definire tutte le altre. Dunque, c´è ancora spazio per altri due buontemponi, che propongano di usare le costanti della sfera al posto del pi greco. O di tau, se per questo, visto che se qualcuno preferisce il doppio di pi greco, qualcun altro potrebbe giustamente preferire invece il doppio di tau. Per ora, godetevi il tau day (ieri 28 giugno, o 6.28), ovvero buon doppio pi day (14 marzo, o 3.14)! PIERGIORGIO ODIFREDDI , la Repubblica 29/6/2011