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 2011  giugno 29 Mercoledì calendario

Boom di provette per le over 40 - Sempre più donne e sempre più quarantenni fanno ricorso alla procreazione assistita per fare figli: è quanto emerge dalla Relazione annuale sulla legge 40 inviata dal ministero della Salute al Parlamento

Boom di provette per le over 40 - Sempre più donne e sempre più quarantenni fanno ricorso alla procreazione assistita per fare figli: è quanto emerge dalla Relazione annuale sulla legge 40 inviata dal ministero della Salute al Parlamento. Crescono tutti gli indici: il numero di coppie, cicli e gravidanze che, nel 2009, hanno portato alla nascita di oltre 10 mila bambini. Il dato che più fa pensare è l’aumento dell’età media delle donne italiane che si sottopongono a procreazione medicalmente assistita. Nel 2009 è stata di 36,2 anni contro i 35,9 del 2008 e contro una media europea di 34. E il 28,2% dei cicli è stato effettuato su pazienti «over40». Una fascia d’età in cui le percentuali di successo calano drasticamente. Tra i 40 e 42 anni infatti si arriva al 6,9% dei parti e dopo i 43 anni all’1,7%, anche se c’è una buona parte di queste gravidanze sfugge ai controlli successivi e non vengono dichiarate come legate alla procreazione assistita. Quindi potrebbero essere di più. Anche se il 55,1% dei centri è privato, la maggior parte delle prestazioni è eseguita nelle strutture pubbliche o private convenzionate. Rispetto al 2008 sono aumentati i cicli iniziati (+8,8%), le gravidanze ottenute (+12,3%) e i bambini nati vivi (+7,3%). Sono invece calate le complicanze da iperstimolazione ovarica, scese dallo 0,45% allo 0,28%. La situazione non è la stessa in tutt’Italia. Sui 350 centri presenti, 130 sono pubblici, 27 privati convenzionati e 193 privati. Vi sono alcune realtà più virtuose con moltissime strutture pubbliche (circa il 60% del totale al Nord) e altre meno, come al Sud. Le regioni con il minor numero di centri pubblici o convenzionati sono Lazio, Calabria e Sicilia, dove la Calabria conquista la maglia nera con una sola struttura del genere. In autunno saranno pronte le nuove linee guida sulla legge 40. Come ha spiegato Roccella, le modifiche riguarderanno «quanto stabilito dalla sentenza della Consulta e anche in merito all’applicazione del decreto sulla tracciabilità di tessuti e cellule crioconservati, dunque anche dei gameti». Immediata la risposta di Livia Turco del Pd, ex ministro della Sanità. Chiede il coinvolgimento del Parlamento perché - ricorda - «le linee guida non sono interpretative della legge e riguardano solo le tecniche; dunque, non possono modificare il testo legislativo in nessun modo». Richiesta respinta con altrettanta prontezza: «L’approvazione delle linee guida spiega Roccella - segue un percorso preciso, stabilito dalla stessa legge 40, che naturalmente il governo rispetterà. Come lo ha rispettato la Turco, quando ha emanato le ultime linee guida, senza nessun coinvolgimento del Parlamento, che la legge non prevede». Per garantire una maggiore trasparenza sulla qualità dei centri verranno resi noti i dati relativi su numero di cicli effettuati, tecniche praticate e percentuali di successo. «Ovviamente nel rispetto della privacy - conclude Roccella -. Abbiamo ottenuto il via libera del Garante e daremo i risultati a breve. Saranno vere e proprie pagelle». In 6 mesi è aumentato di 10 volte il numero degli embrioni congelati. E’ l’effetto della sentenza della Corte Costituzionale, che dichiarò illegittimo nel 2009 «un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre» di embrioni. Insomma, un motivo tecnico. Il numero di embrioni congelati, intanto, è passato da 763 del 2008 ai 7337 del 2009, su un totale di 99.258 embrioni formati. C’è stata invece una contrazione del congelamento degli ovociti, dove si è passati dal 12% nel 2008 di prelievi, in cui si congela parte degli ovociti, al 9,9% del 2009. Un altro degli effetti prodotti dalla Consulta è sul numero di embrioni trasferiti: c’è stato un 2,6% di trasferimenti di 4 embrioni, cosa prima vietata. Sono inoltre calate le gravidanze trigemine, dal 3,4% al 2,4%, e c’è stato uno 0,1% di gravidanze quadruple. In aumento il successo delle gravidanze da scongelamento di ovociti, dal 10,9% del 2007 al 14% del 2009, mentre è calato quello delle gestazioni ottenute da embrioni congelati: dal 20,5% al 17,4%.