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 2011  giugno 30 Giovedì calendario

Jones January

• Soux Falls (Stati Uniti) 5 gennaio 1978. Attrice. Noto soprattutto come Betty Draper, la casalinga moglie di Jon Hamm in Mad Men • «Ha raggiunto la fama globale grazie al telefilm di culto “Mad Men” nei panni dell’elegantissima moglie di un pubblicitario di successo dei primi anni 60 [...] viene regolarmente paragonata a Grace Kelly: icona di stile rétro. Ma come tutte le bionde hitchockiane, sotto il tailleur firmato e il make-up da “sciuretta” nasconde grinta, passione e intelligenza. Ecco perché Donatella Versace l’ha scelta — a sorpresa— per la [...] campagna pubblicitaria della maison. Trasformando radicalmente davanti all’obbiettivo di Mario Testino [...] l’immagine di January. Eccola nelle immagini della pubblicità — e del backstage — completamente nuda, lo sguardo assassino, il corpo coperto solo da una borsa. Anni luce di distanza da Betty, la ricca signora perbene di “Mad Men”: “January è chic e elegante, ma profondamente sensuale— spiega la stilista —. È una perfetta bionda Versace”. [...]» (Matteo Persivale, “Corriere della Sera” 17/12/2010) • «Una breve carriera di modella, tanti provini fino al film American wedding nel 2003 e la carriera di January Jones è lanciata [...] il suo nome, January [...] “È ispirato a un personaggio del libro Once is not enough di Jacqueline Susann che mia madre lesse negli anni 70. Anche le mie sorelle sono J.J. e G.J., dopo tutto: Jocey e Gina. In famiglia piace la ‘lunga’ [...] Mad Men è stato un incredibile dono per tutti noi, ma ormai il pubblico pensa a Betty Draper quando mi vede. Mi offrono in continuazione ruoli di donne cattive [...] Ho cominciato a 17 anni in Nebraska, i miei genitori mi dissero che, finito il liceo, a 18 anni sarei potuta andare a New York. Non me lo sono fatto ripetere due volte. Sfilando pagavo affitto e bollette. Poi sono cominciati i provini per pubblicità e ruoli televisivi. Il teatro non fa per me: parlare in pubblico mi terrorizza. Sono stata fortunata, ero così ingenua che chiunque avrebbe potuto approfittarsi di me”» (Silvia Bizio, “la Repubblica” 8/2/2011).