Giulia Cerasoli, Chi, n. 26, 29/06/2011, pp. 106-110, 29 giugno 2011
Il 10 luglio, a Ravello, Titti Giovannoni sposerà Renato Brunetta. Lei indosserà un abito Versace e il solitario, che il futuro marito le ha regalato due anni fa, dopo una notte passata a cena con i poveri della Stazione
Il 10 luglio, a Ravello, Titti Giovannoni sposerà Renato Brunetta. Lei indosserà un abito Versace e il solitario, che il futuro marito le ha regalato due anni fa, dopo una notte passata a cena con i poveri della Stazione. Stanno insieme da tre anni, ma lei è sempre defilata, praticamente muta. «Lavoro da 25 anni nell’arredamento […]. Sono una donna di cantiere io, se occorre so usare il trapano, attacare i quadri e i fili della luce. Se trasporto un comò per cinque piani con gli operai, non posso mica fare la first lady». Lui le ha chiesto di sposarla «a Ravello. Stavo padellando i paccheri e mi ha detto: “Ci sposiamo?”. Gli ho chiesto di aspettare un attimo perché dovevo scolarli bene. Poi gli ho risposto di sì». *** «Io sono il braccio e lui la mente, ma entrambi indipendenti. Siamo due zitelli. Litighiamo solo per chi è più stanco». *** «Non faccio ginnastica da 35 anni. Detesto la palestra. A scuola ero esonerata». *** Ha due figli nati da un precedente matrimonio: Serena, 26 anni, che si è appena sposata e studia architettura e Dario, 18 anni, che studia e dipinge. *** I proventi dell’esclusiva fotografica verranno devoluti in beneficienza alla onlus Operation Smile, per la quale la Giovannoni ha disegnato anche una sua linea “T. di Titti” (tavolini “Ti regalo un sorriso”, il servo muto “Ti stendo”, il vassoio “Ti coccolo” o la culla trasparente “Ti aspettavo”). «Sono mamma e so che cosa è il dolore. Ho fatto spesso il pagliaccio negli ospedali e al sesto mese di gravidanza mi sono travestita da orso…».