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 2011  giugno 27 Lunedì calendario

Dai pm ai giornalisti, ecco la rete Woodcock - Ci sono inchieste in cui «un cittadino viene, in modo re­pentino, processato e condan­nato dai media, etichettato co­me un “ mostro” e gettato in pa­sto all’opinione pubblica

Dai pm ai giornalisti, ecco la rete Woodcock - Ci sono inchieste in cui «un cittadino viene, in modo re­pentino, processato e condan­nato dai media, etichettato co­me un “ mostro” e gettato in pa­sto all’opinione pubblica. Tutto ciò ancor prima della conclusio­n­e della istruttoria condotta da­gli organi inquirenti e del pro­cesso, vero e proprio», che ma­gari si conclude «con l’assolu­zione » e quindi con la beffa più tremenda. Una professione di garantismo a firma di Henry John Woodcock, il pm dei vip, nella prefazione al libro ( Il mo­stro innocente ) di una giornali­st­a amica con cui è stato più vol­te paparazzato, Federica Sciarel­li, già Telekabul e conduttrice di Chi l’ha visto ? su Rai3. «Solo un’ amicizia» quella tra Woody e la bella Federica (prediletta di Cos­siga e ammiratissima da Tinto Brass), spiegò Woody al croni­sta di DiPiù , settimanale di gos­sip, curioso delle faccende priva­te di quel magistrato dal cogno­me esotico, amante del sigaro, del jogging e delle Harley-Davi­dson. Ecco, forse la Sciarelli è uno dei nomi della PW, la rete (solo amicizia e qualche chiac­chiera) di Woodcock, pubblico ministero dalla grande fantasia investigativa, con già tre famosi brevetti all’attivo: il Savoiagate, Vallettopoli e la P4. Ai giornali patinati raccontò che furono altri giornalisti amici ad introdurlo alla Sciarelli, i fra­telli Ruotolo. Il primo, Sandro, è lo storico braccio destro di San­toro ad Annozero ( che si è occu­pa­to spesso delle inchieste di Po­tenza), l’altro, Guido, è cronista di giudiziaria alla Stampa (che per il quotidiano Fiat segue pro­prio l’inchiesta sulla P4). Anche loro esponenti della Pw, la rete (per carità, solo di amicizie e chiacchiere) di HJW?«Io e Fede­rica Sciarelli ci siamo conosciuti grazie ad amici comuni, tra i quali i fratelli Sandro e Guido Ruotolo. La mamma dei Ruoto­lo e mia mamma erano grandi amiche», raccontò Woodcock ai cronisti rosa, per spiegare l’origine della sua amicizia con la conduttrice. Un colpo di ful­mine, professionale ed intellet­tuale, che sbocciò all’epoca del­­l’inchiesta su Vittorio Emanue­le di Savoia, schiaffato in carce­re pe­r sette giorni come presun­to capo di una cupola malavito­sa, poi assolto «perché il fatto non sussiste». La Sciarelli si presentò in reda­zione, a Chi l’ha visto , coi faldo­ni dell’inchiesta e un’entusia­smo a fior di pelle: « Aho ma quant’è fico Woodcock, non pa­ga il biglietto della metropolita­na, lui scavarca !» fece davanti ai colleghi, dopo un incontro a Ro­ma col pm. Da lì Chi l’ha visto si occupò più volte dell’inchiesta su Vittorio Emanuele, che pure non era scomparso ma ben sor­vegliato agli arresti domiciliari. Il 19 giugno 2006 le agenzie rilan­cia­no l’intervista fatta dalla Scia­relli a Chi l’ha visto al gip di Po­tenza Alberto Iannuzzi, che assi­cura: «L’inchiesta su Savoia non è una bolla di sapone». Poi la Sciarelli ci torna la puntata suc­cessiva, il 26 giugno, con un’in­tervista al presidente dell’asso­ciazione antiusura sulle indagi­ni relative al Casinò di Campio­ne e sul sindaco Salmoiraghi, ac­cusato insieme al principe. Un’amicizia ispiratrice, forse anche troppo secondo Felicia Genovese, pm di Potenza e arci­nemica di Woodcook, che pro­dusse una relazione sulle possi­bili connessioni tra le inchieste della Sciarelli su Rai3, le indagi­ni di Woodcock e quelle di un pm amico, Luigi De Magistris, un altro elemento della PW. La pm racconta tra l’altro un episo­dio, «nel corridoio davanti alla stanza del dott. Woodcock, quest’ultimo in compagnia del dott. De Magistris. Di fronte al mio sguardo sorpreso, il collega Woodcock si è premurato di ri­volgere agli addetti alla Sua Se­greteria la richiesta di alcuni atti per il dott. De Magistris, il quale è rimasto in silenzio, limitando­si a rispondere al saluto». E poi che «nelle trasmissioni condot­te dalla Sciarelli nei mesi scorsi (...) si ritrova il riferimento al dott. De Magistris come magi­strato catanzarese che si occu­p­a di note vicende di cronaca ve­rificatesi in Basilicata...». Una connection solo a parole, chiarì Woodcock: «Mai nel corso della mia frequentazione con la gior­nalista Sciarelli, ho rivelato noti­zie sulle mie indagini». Solo di colleganza anche i rapporti con De Magistris. Chi ha seguito quelle inchieste racconta però che «De Magistris si arrabbiava quando lo paragonavano a Wo­odcock », e che in privato abbia manifestato più d’una perplessi­tà­sui talenti investigativi del col­lega. Un trait d’union tra i due pm è Gioacchino Genchi (che è an­che vicino all’Idv di Di Pietro e De Magistris, ospite del congres­so nel 2010 a Roma, e ospiti spes­so di Santoro e Ruotolo, amici di...), consulente informatico di molte Procure, che inseriamo nella PW per un’intervista ad Antimafiaduemila dove raccon­ta di «una riunione operativa al­la q­uale hanno partecipato Wo­odcock, un ufficiale di polizia giudiziaria di Woodcock, il dot­tor De Magistris» e infine un consulente finanziario. Una riu­nione «che atteneva ad altri am­biti di colleg­amento investigati­vo con le indagini di Woodcock sulla massoneria in particola­re ». Collaboratore di Woodcock in diverse inchieste è il colonnel­lo dei carabinieri Sergio De Ca­prio, alias «Capitano Ultimo», capo del Noe (quello che ha per­quisito il Giornale per la vicen­da Marcegaglia, altra inchiesta Woodcock...). E chi l’ha anche visto De Caprio? La Sciarelli, che l’ha intervistato nel suo pro­gramma il 6 novembre 2009. Nella comitiva di amici che si telefonano, si chiedono e scam­biano informazioni (solo inno­cue chiacchiere) compare an­che Riccardo Iacona (collega di Santoro, Ruotolo, amici di...), che sembra particolarmente ansioso di avere notizie in ante­prima, anche riservate. E De Magistris lo riferisce in una audi­zione per una presunta fuga di notizie: «Mi chiede, Iacona, (...) è uscita la notizia e me lo potevi anche dire questo fatto. Ma quella è una notizia riservata, io non posso dire nulla». Tutti membri della PW, la P-Woodo­cock. Che è tutta un’invenzio­ne, naturalmente. Non una cric­ca vera come la P4.