Mario D’Amato, ItaliaOggi 28/672011, 28 giugno 2011
A RISCHIO L’AVVIO REGOLARE DELLE LEZIONI
A rischio il regolare inizio delle lezioni del prossimo anno scolastico. E uffici scolastici a lavoro ad agosto. È stata infatti definitivamente archiviata la norma introdotta a suo tempo dal ministro dell’istruzione Letizia Moratti. Il decreto legge sviluppo, appena approvato dalla Camera dei deputati e ora all’esame del senato (dove però non potranno esserci modifiche), fa slittare al 31 agosto il termine annuale del 31 luglio, entro il quale gli uffici scolastici territoriali competenti devono individuare il personale scolastico per la successiva assunzione a tempo indeterminato e determinato.
Se entro la fine di agosto non l’avranno fatto o avranno individuato docenti e Ata in numeri non sufficienti alle necessità di copertura dell’organico, il giorno dopo, 1° settembre, la mano passerà ai dirigenti scolastici delle scuole polo di ciascuna provincia. I quali, però, potranno assumere solo personale con contratto a tempo determinato, di carattere precario. Inoltre, se il ministero non riuscirà nemmeno a fare assunzioni a tempo indeterminato, quelle più ambite, i relativi posti andranno ad aumentare il numero di quelli che i dirigenti scolastici delle scuole polo proporranno per le assunzioni a tempo determinato. Con quale soddisfazione dei precari che continueranno a essere tali si può solo immaginare. Visti i tempi ristretti tra inizio delle operazioni e inizio delle lezioni e la quantità di adempimenti da mettere in campo, è facile prevedere che anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, si dovrà assistere allo spettacolo di docenti che pren-dono servizio nelle classi di assegnazione a lezioni avviate magari da un bel pezzo. La disposizione che fa slittare il termine è contenuta nell’art. 9, 19° comma, del decreto legge sviluppo del 13 maggio 2011, n. 70, prime disposizioni urgenti per l’economia, in discussione al Parlamento dove ha ottenuto la fiducia dei deputati ed entro il 12 luglio deve ricevere anche quella dei senatori. L’originaria formulazione del comma è stata modificata dal maxiemendamento presentato dal governo ma il contenuto è rimasto invariato. Così diventa definitiva la proroga al 31 agosto del termine per effettuare le nomine di competenza degli uffici scolastici territoriali. Nonostante il parere della VII commissione istruzione di Montecitorio, che aveva riconosciuto che quest’anno i tempi per fare presto e bene sono stretti, a causa anche del piano triennale, previsto dallo stesso decreto legge, per l’assorbimento del precariato attraverso assunzioni a tempo indeterminato. Ma la commissione aveva anche suggerito nel proprio parere che la norma avesse carattere transitorio. Risolto il problema del precariato si sarebbe dovuto ripristinare il termine del 31 luglio previsto all’art. 4 del d.l. n. 255/2001, convertito con modificazioni nella l. n. 333/2001. Il parere è stato disatteso, anche se non c’erano ragioni ideologiche per non accoglierlo, e a risentirne il prossimo anno e i seguenti sarà il diritto allo studio degli scolari.