Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 27/06/2011, 27 giugno 2011
IL GENERALE RUSSO
Caro Romano, il mio paese, Lomello, 2.500abitanti, Lomellina, ha celebrato in pompa magna con partecipazione di console e banda militare russa il generale Suvorov, che nel 1799, dopo aver sconfitto i francesi avrebbe posto il suo quartier generale nel castello appunto di Lomello. Ora troneggia il suo busto e in una lapide bilingue posta con grande risalto all’ingresso del Comune viene celebrato come liberatore. Ma non stride un po’ che tale generale russo, alleato con gli austriaci, venga definito un liberatore dai francesi con i quali, se non sbaglio abbiamo fatto le guerre di indipendenza proprio contro gli stessi austriaci?
Aldo Nobili Lomello ( Pv)
Quando cacciò i francesi da buona parte dell’Italia settentrionale, Suvorov fu percepito come un nemico dai giacobini italiani e come un liberatore da tutti coloro per cui la Francia rivoluzionaria e repubblicana era peggio della peste. È evidente che la lapide e il monumento furono voluti da chi apparteneva al secondo partito. Sarebbe interessante sapere in quale anno fu decisa la loro collocazione nel palazzo municipale di Lomello. Forse quando Italia e Russia, prima della Grande guerra e fino alla Rivoluzione d’ottobre, avevano ottimi rapporti.
Sergio Romano