Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 27 Lunedì calendario

CORSIVI

Le primarie sono state il simbolo positivo delle ultime elezioni amministrative, e quindi, rispettando una volontà popolare chiara, sono un passo decisivo per la costituzione di un’alleanza che si candidi a governare il paese. Come ogni espressione democratica, ha però anch’essa i suoi difetti, e in questi giorni si vede con chiarezza quello più pericoloso: la discussione politica arretra fino a sparire, a favore della propaganda. Un tempo i partiti avevano i congressi, che si svolgevano in più giorni e che approdavano a una scelta di un segretario e di una linea politica, ma dopo una discussione approfondita su temi e posizioni. Adesso le primarie spingono a lasciare da parte gli approfondimenti e a mettere in campo slogan, aggressioni, battibecchi, dichiarazioni a distanza; a cercare le debolezze dell’avversario, a rendere evidenti i difetti e le manchevolezze. Attenzione: non è uno scontro tra opposte forze politiche, ma è uno scontro all’interno di un ampio gruppo che poi, insieme, dovrà candidarsi a governare il paese.
Persone che esprimono per mesi un’aggressività spietata, appena dopo la scelta, devono ritrovarsi uniti e disponibili al dialogo per risolvere le questioni cruciali. Infatti la lotta si è fatta subito aspra; e poiché una data per le primarie non è stata ancora fissata, siamo solo agli inizi. Quindi, davanti a noi elettori del centrosinistra, c’è un lungo periodo di litigi che vorranno rendere evidenti soltanto le debolezze dei contendenti. In pratica, le primarie possono essere sia il percorso più democratico all’interno di un’alleanza, sia un lungo e sfinente percorso di autodemolizione della stessa. In questo periodo, nel centrosinistra, è soprattutto efficace, o almeno così si crede, mostrarsi estremisti, combattivi, puri; insomma, demagogici. In questi frangenti i moderati, coloro che si preoccupano davvero di trovare un modo per governare il paese, soccombono.