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 2011  maggio 28 Sabato calendario

«UN BLACK OUT DEL CERVELLO CHE PUO’ COLPIRE TUTTI» —

«Non c’è da scandalizzarsi. Può succede a chiunque. Il nostro cervello attraversa fasi di amnesie che possono coinvolgere persone e oggetti importantissimi. Il portafoglio, i gioielli, lo stipendio. Dunque anche un figlio che dorme sul seggiolino» . Giovanni Battista Cassano, professore emerito di psichiatria all’Università di Pisa, non colpevolizza i genitori vittime di sbadataggine dagli esiti drammatici. Il nostro cervello è una macchina imperfetta? «Proprio così. Abbiamo sopravvalutato la capacità umana di operare scelte razionali in ogni momento. In realtà non succede e lo vediamo in ogni campo. La nostra memoria ha limiti enormi e funziona a fasi alterne. Per lunghi periodi siamo perfettamente consapevoli di ogni azione compiuta, in altri cancelliamo i ricordi, qualsiasi peso essi abbiamo» . Dunque potrebbe capitare a ognuno di noi di lasciare il bambino chiuso in auto al parcheggio? «La mente deficitaria può arrivare a tutto specie quando siamo assorbiti da pensieri, emozioni e preoccupazioni assillanti che distolgono la nostra attenzione e scalzano altri eventi. Il cervello ha migliaia di funzioni che in certi momenti possono essere sottotono o bloccarsi completamente. È un organo conformato in questo modo proprio per adattarsi alle esigenze dell’uomo» . Ci sono situazioni a rischio? «È meno improbabile dimenticare di compiere un’azione estranea alla routine quotidiana. Se non sono solito accompagnare il bambino a scuola e sono assorto nei miei pensieri ecco che mi scordo di consegnarlo alle maestre. L’uso di sedativi, ansiolitici, alcol o droghe influisce sulla memoria e può favorire amnesie. Poi ci sono condizioni psicopatologiche come la depressione, la demenza o l’euforia che ci espongono maggiormente a lacune transitorie» .
Margherita De Bac