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 2011  maggio 27 Venerdì calendario

Pasti Umberto

• Giornalista. Scrittore. Ultimi libri: Giardini e no. Manuale di resistenza botanica (Bompiani, 2010), Più felice del mondo (Bompiani, 2011) • «Sono anni che [...] si è accomodato senza più reagire all’etichetta di comodo che gli hanno attaccato addosso. Quella dell’esteta gay-orientalista - kilim, henné, kif e tutto il resto - con l’aggravante del “raffinato”. Tutti gli articoli di varia umanità che ha pubblicato, i libri che ha scritto, l’aver trasformato un testo sui giardini in un best seller – in Italia va considerata un’impresa storica – non sono riusciti a modificare il ritratto di un giovanotto spensierato e benestante, dedito a futili hobby, che corre da una parte all’altra del Maghreb alla ricerca del bed and boy. Ma la colpa del ritratto di maniera è anche di Umberto. Non si può impunemente frequentare troppi salotti mondani dal Marocco a Milano, non si può ospitare troppi viaggiatori in una casa molto bella, nella montagna di Tangeri, arredata come la dimora del Bey vista da Harper’s Bazar, senza provocare effetti collaterali. Quand’era ragazzo, Umberto aveva avuto molte curiosità in particolare botaniche e marmoree ma nessuna passione vera. Queste sono arrivate dopo una frequentazione di anni, approfondite in viaggi lungo antiche rotte mediterranee, sempre alla ricerca di qualcuno o di qualcosa. Il mestiere ideale di Pasti sarebbe stato quello del trafficante d’arte antica, addirittura il contrabbandiere borderline pronto a saltare da un confine all’altro con le bricolle cariche di pezzi rari e proibiti, felice di rischiare il traversamento di una terra di nessuno per metter le mani su qualche mattonella Iznik o su un porfido laterizio del Uadi Hammamat. In queste avventure ci deve sempre essere un minimo di rischio, con l’illusione di compiere temerarie imprese. [...]» (Stefano Malatesta, “la Repubblica” 27/5/2011).