Christopher Hitchens, Corriere della Sea 22/05/2011, 22 maggio 2011
DA CLINTON A STRAUSS-KAHN. LE IPOCRISIE DI FRANCIA E STATI UNITI
Prendiamo due episodi verificatisi in anni recenti da questo lato dell’Atlantico: l’impeachment di Bill Clinton e le dimissioni forzate di Paul Wolfowitz dalla Banca mondiale Stando a sentire chi allora difendeva Clinton, ci si sarebbe fatta l’idea che Clinton fosse stato messo sotto impeachment per aver fatto sesso orale nello studio ovale (una fonte inesauribile di ironia e stupore fuori luogo da parte dei francesi), mentre, a sentire i suoi detrattori, si sarebbe dovuto credere che Wolfowitz avesse disposto un trattamento di favore per una dipendente della banca con la quale aveva una relazione.
Il problema di Clinton nasceva, in realtà, dal fatto che aveva sfruttato una giovane dipendente e aveva mentito sotto giuramento nel corso di un processo. Processo che, a sua volta, era nato da un episodio in cui il presidente aveva usato la sua carica per «adescare» delle giovani impiegate. Clinton non solo aveva costretto tutto il suo staff a confermare la sua versione, ma l’aveva anche indotto a suggerire che Monica Lewinsky lo stava «perseguitando» , accusa grave e calunniosa che avrebbe potuto essere creduta se lei non avesse potuto addurre prove contrarie. Questo comportamento assolutamente spregevole fece venire alla luce molte denunce precedenti: tra cui accuse per coercizioni sessuali, equiparabili allo stupro, da parte di più di un testimone attendibile (La storia di quel disgustoso comportamento è raccontata nel mio libro No One Left To Lie To.) Ma la maggioranza del Paese finì per considerare la faccenda come un «peccatuccio» o una questione privata. Due dei consiglieri spirituali frettolosamente assunti da Clinton, Jesse Jackson e Billy Graham, giunsero a giustificare i suoi speciali bisogni di «maschio alfa» , trascurando il fatto cruciale che tutta la sua difesa consisteva nel negare un simile comportamento. Jesse Jackson ha poi anche ammesso la paternità di un figlio al di fuori del matrimonio, senza che questo avesse alcuna conseguenza di rilievo sulla credibilità delle sue devote attività pubbliche. Non si direbbe, quindi, che il pubblico americano sia così censorio come crede di essere, o come altri credono che sia.
Shaha Riza era una dirigente della Banca mondiale già prima che Paul Wolfowitz ne fosse nominato presidente, e la loro relazione— stabile e in corso da anni — non era un segreto. La decisione di trovarle un’altra posizione fu presa per evitare la minima ombra di conflitto di interesse. Su Wolfowitz non c’era alcun sospetto di molestie sessuali o di sfruttamento. Ma una vendetta politica, a cui parteciparono attivamente molti personaggi europei di spicco, gli impedì di rimanere al suo posto. Paragonate questo caso alla lettera inviata agli investigatori nominati dal Fondo monetario internazionale perché esaminassero la «relazione» tra Dominique Strauss-Kahn e Piroska Nagy, una dipendente che era stata sottoposta ad attenzioni indesiderate, e che alla fine aveva ceduto. Contestando il fatto che la loro relazione potesse essere realmente definita «consensuale» , Piroska Nagy descrisse Strauss-Kahn come «un uomo con un problema che potrebbe renderlo poco adatto a condurre un’istituzione in cui delle donne lavorano sotto la sua direzione» (la sua prosa è delicata a confronto di quella di Tristane Banon, una giovane reporter che sostiene di aver subito da parte di Strauss-Kahn un tentativo di stupro, nel corso del quale lui si era comportato come «uno scimpanzé in calore» .) Il Fmi decise comunque che delle scuse formali avrebbero risolto il caso e che non si era verificato alcun abuso di potere. Chi è, qui, che dimostra una sorprendente ingenuità in materia di sesso?
La tardiva conclusione del matrimonio tra Schwarzenegger e la moglie Maria Shriver e i problemi dati a Newt Gingrich dai «conservatori sociali» sembrerebbero confermare che in America carriera politica e rottura dei voti matrimoniali non siano facilmente compatibili. Ma a Parigi si è detto apertamente che Strauss-Kahn è stato vittima di un qualche complotto. In entrambe le reazioni c’è di sicuro molta ipocrisia. Ma, fra le due, la reazione gallica del «doppiamente scioccato» è di gran lunga la meno «adulta» .
Christopher Hitchens
Traduzione di Maria Sepa