Loretta Napoleoni, il venerdì di Repubblica 20/5/2011, 20 maggio 2011
QUANTO COSTA ALL’AMERICA COMBATTERE AL QAEDA
I conflitti armati sono costosi, ma una volta finiti arriva la ricostruzione che è sempre benefica per l’economia.
Durante la guerra di Secessione, l’America spese 80 milioni di dollari – equivalente oggi a circa 280 miliardi – e perse il 4 per cento della popolazione. Ma l’unificazione creò un gigante commerciale. Il costo della Seconda guerra mondiale – circa 4.400 miliardi di dollari – bruciò il 40 per cento del Pil americano, un falò per alimentare l’economia di guerra, che fece uscire l’America dalla Grande depressione. Perfino la guerra fredda, la cui spesa fu di 19 mila miliardi, produsse nuove tecnologie, internet e infine la globalizzazione.
Quanto è costata fino ad ora la guerra contro il terrorismo? Circa tremila miliardi di dollari: 1,3 miliardi spesi in Iraq, altrettanti in Afghanistan e per difendere l’America – il bilancio della homeland security nel 2011 sarà di 424 miliardi, quello della Difesa di 700 miliardi, il doppio di dieci anni fa. E poi c’è l’impatto negativo sull’economia americana: l’indebolimento del dollaro, l’aumento del deficit, la dipendenza dal risparmio cinese. Tutto questo per far fuori Osama bin Laden.
I vantaggi? Non se ne vedono all’orizzonte, a parte nuove bombe e aerei da guerra, i Predator Drones. E, perché no?, anche la rielezione del presidente Barack Obama, premio Nobel per la Pace, ormai paladino della guerra infinita contro Al Qaeda.