e.ma., il venerdì 20/5/2011, 20 maggio 2011
LA TELEVISIONE? LE STELLE DELLA RETE NON STANNO A GUARDARE
«Maurizio Crozza?
Non lo conosco,
io la tv non la
guardo se non
per recuperare qualcosa da usare
su YouTube» dice Guglielmo
Scilla, 23 anni di Roma. Però se gli
chiedi di Maccio Capatonda, allora
sì che s’illumina. Perché Maccio e
le sue video-parodie tipo La
Febbra, ora tutte raccolti su
Floptv, canale di short video del
web, è un po’ l’antesignano di
quella che oggi
è la generazione Youtubers.
Ragazzi che come Guglielmo, la tv
non la guardano e, in alcuni casi,
preferiscono farsela in casa,
postando i loro video.
Gugliemo con Willwoosh Channel
in questi due anni, ironizzando
sulla sua vita davanti a una
telecamera, ha raggiunto 32
milioni di clic: numeri da star del
web. Spopola soprattutto tra
le teenager che lo seguono anche
in Freaks!, una web serie
di fantascienza. Dietro
al progetto, altri tre YouTubers
romani ventenni, che si sono
incontrati in rete: Claudio Di Biagio
– che con il suo canale Non aprite
questo tubo – dice «il mio
obiettivo non è andare in tv, ma
portare la gente su YouTube»
e, come tutti, ha una pagina su Fb
e su qualsiasi social network;
Matteo Bruno, che su YouTube
si firma Cane secco (quasi 50 mila
iscritti sul suo canale omonimo)
e Giampaolo Speziale cantante
della band About Wayne. E poi c’è
Cicciasan, alias Claudia Genolini
che, quando non recita in Freaks!,
si racconta in rete, dove ogni
avventura personale esce dalla
cameretta di casa per entrare
nell’agorà pubblica e democratica
del web.
Il clima è quello del liceo, ma
quando ti cliccano in tanti, diventi
una specie di eroe.
Come I Pantellas, due ragazzini
che si definiscono «comici rock».
O come i due video maker
di Inception Berlusconi che, nel
finto trailer del film, hanno
applicato l’espediente narrativo
della pellicola al presidente del
Consiglio. «Non sono alla ricerca
della fama» dice Willwoosh «ho
iniziato perché volevo esprimermi,
senza passare dalla trafila della tv.
Sul mio canale sono libero».
Da poco il ragazzo è stato
chiamato a Radio Deejay dove, dal
martedì al giovedì sera, conduce
un suo programma: A tu per Gu.
Tra le star, come non citare Sora
Cesira – ha cercato di nascondere
la sua vera identità, ma pare che
sia Lilla Fiori, figlia del politico
Publio – ed è diventata un
fenomeno grazie alle parodie
di Berlusconi (è una musicista e
lavora agli Sgommati, programma
di satira su Skyuno).
Insomma, sarà YouTube a salvare
la tv generalista che non
tramonta ma nemmeno
sperimenta più? Bisognerebbe
guardare alla Rete senza
scetticismi, perché dietro a molti
narcisismi qualche talento si
trova. Lo pensa anche il critico tv
Aldo Grasso che, vedendo il
discorso di Gheddafi messo in rete
da Il terzo segreto di satira sul loro
omonimo canale (e poi rilanciato
in tv da Blob) ha dedicato un
editoriale a questi cinque ragazzi
di Milano, da poco usciti dalla
Scuola Civica di regia di Milano.
Uno di loro è figlio di Paolo Rossi,
che però nega «Non è vero. Siamo
un collettivo che fa satira sul web
perché qui siam liberi».
(e.ma.)