jaime d’alessandro, il venerdì 20/5/2011, 20 maggio 2011
A LAUSITZ (GERMANIA) L’AUTO DEVE FARE 5000 CON UN LITRO
Il 26 maggio a Lausitz, in Germania,
222 team di 26 diversi Paesi (sedici quelli
italiani), si affronteranno in una
competizione nota come Shell Eco-Marathon,
alla 27ª edizione. Tra i veicoli, realizzati
artigianalmente nelle università e nei licei
di mezzo mondo, vince chi consuma meno
carburante. La scorsa edizione la monoposto
del Politecnico di Nantes ha fatto 4896
chilometri con un solo litro. Riccardo
Silimbani, che insegna all’istituto
professionale Luigi Bucci (Itip) di Faenza
è stato il primo Italiano a partecipare,
nel 1997. «Ogni anno ci diciamo che è l’ultima
volta, tanta è la fatica di realizzare i prototipi,
ma poi a settembre ripartiamo entusiasti».
Questa volta l’Itip avrà addirittura due veicoli,
uno elettrico e uno ad alcol, chiamati
FaenzaITIracing e FaenzAlcoholRacing. Sono
costati dai 10 ai quindicimila euro e sono fatti
di fibra di carbonio, con pezzi presi dal mondo
del ciclismo e, nel secondo caso, anche con
il motore di un decespugliatore. «Ci aiutano
gli sponsor tecnici» spiega Silimbani «e da
quest’anno anche la regione Emilia Romagna.
Ma ci sono università e istituti che hanno
disponibilità maggiore della nostra e riescono
a progettare e costruire in proprio anche il
motore». La velocità media è di 25-30
chilometri orari, anche se alcuni veicoli
possono raggiungere i 50-60 chilometri
all’ora di punta. Ma quel che conta,
ovviamente, è la sperimentazione sui
carburanti, compresi quelli biologici,
e sui propulsori a elettricità, che devono
consumare anch’essi il meno possibile.
«È una competizione importante perché
dimostra che i veicoli a basso consumo sono
più facili da costruire di quel che si creda»
conclude Silimbani. (jaime d’alessandro)