La Stampa 20/5/2011, 20 maggio 2011
LETTERE
In Iran un criminale getta l’acido sul volto d’una ragazza, deturpandola e accecandola. La sentenza ha stabilito che anche lui subisca la stessa sorte. Le belle anime di Amnesty s’indignano, ma non sarà invece che in certi casi «l’occhio per occhio» rappresenta l’unica riparazione per un gran torto subito? La rieducazione viene dopo.
Filippo T.