LUCIO CILLIS, Repubblica 19/5/2011, 19 maggio 2011
COMPAGNIE LOW COST PADRONE DEI CIELI - ROMA
Le compagnie low cost sono i nuovi padroni del cielo. Crescono, in Italia e in Europa, a ritmi che i marchi più blasonati nemmeno si sognano: tra il 2004 e il 2009 lo sviluppo del settore a basso costo nel mondo ha raggiunto livelli da capogiro, con un più 14% se si considerano i posti offerti, contro un misero più 1% dei vettori tradizionali. In Europa, il dato sui posti offerti è ancora più illuminante: +18% per le low cost e pari a zero crescita per vettori tradizionali. E in Italia sono numeri da record: il tasso di crescita è dell´80% sulle rotte nazionali e del 53% su quelle internazionali.
Sono i dati contenuti in uno studio commissionato da Enac a Kpmg e presentato ieri dal presidente dell´Ente per l´aviazione civile Vito Riggio, dal direttore Alessio Quaranta e dal consigliere del board Enac, Franco Pronzato. Il dossier dimostra anche che l´Italia si pone ai primi posti per liberalizzazione del settore. Da noi la cavalcata delle low cost ha fatto crescere intere Regioni e Comuni abbandonati anche dalle Ferrovie, aprendo al turismo spicchi dimenticati del nostro Paese.
È un successo, quello raggiunto da vettori come Ryanair, easyJet, Air Berlin e altri attori, che scaturisce dalla progressiva ritirata dal mercato dell´ex monopolista Alitalia negli anni della crisi e della privatizzazione. Qualche esempio: in Gran Bretagna ci sono compagnie come Flybe che collegano 36 scali (il 65% del totale). In Spagna Vueling copre il 47% degli scali, una quota pari a quella di Air Berlin in Germania. Nel nostro Paese Ryanair copre 19 aeroporti (molti piccoli o medi) pari al 45% del totale, Air Baltic 16 (il 38% del totale) e easyJet 16 (38%).
Il fenomeno low cost aiuta anche il Pil e la crescita dei territori che unisce: secondo l´indagine, condotta su un panel di cinque aeroporti, tra il 2004 e il 2009 la percentuale di passeggeri in entrata è stata del 50%, mentre la spesa diretta sul territorio, in media, è stata 11 volte i ricavi del settore. L´ulteriore Pil attivato attraverso la maggiore spesa turistica è stato 9 volte i ricavi delle compagnie low cost.
Ma accanto ad un crescita a due cifre all´orizzonte si intravedono seri problemi di sicurezza e di gestione del trasporto aereo. Dal 2012 l´attività di controllo dell´Enac rischia di ridursi ai minimi termini. L´allarme è stato lanciato dallo stesso presidente dell´ente Riggio che, a fronte del mancato turn over degli ispettori di volo, una carenza di organici pari a 20 unità sulle 48 previste, potrebbe ridurre o peggio rallentare i controlli di sicurezza che ogni giorno vengono effettuati sugli aerei che operano nei nostri scali.