Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 15/5/2011, 15 maggio 2011
A TUTTA CONSULENZA
Vittorio Grilli, Fabrizio Saccomanni, Lorenzo Bini Smaghi o qualche altro outsider. Chiunque sarà il successore di Mario Draghi al vertice della Banca d’Italia, si troverà in compagnia di un esercito di traduttori, medici, economisti, convegnisti, docenti, società di consulenza finanziaria.
Si tratta solo di una piccola parte dell’eterogeneo mondo dei consulenti che sono sul libro paga di palazzo Koch. Un gruppone che, al 16 maggio del 2011, può vantare la bellezza di 268 incarichi, retribuiti dalle casse della banca centrale con circa 4 milioni di euro.
Davvero niente male, se si pensa che gran parte di questi esperti saranno lasciati in eredità al successore di Draghi, ormai lanciato a velocità inarrestabile verso il vertice della Bce, ovvero della banca centrale europea. E proprio in questi mesi il nutrito drappello di collaboratori è considerevolmente cresciuto, se si considera che da gennaio 2011 a oggi, Draghi ha assegnato ben 41 nuove consulenze, per un totale di 738 mila euro. Certo, va detto che parte di questi incarichi ha radici che risalgono anche agli anni ’90, quando certo il prossimo presidente della Bce non aveva ancora dimestichezza con le stanze di via Nazionale. Di sicuro, però, questi «vecchi» rapporti sono spesso stati confermati, senza nemmeno l’indicazione di una data di scadenza (come dimostra l’espressione «data non determinabile» riportata nella griglia degli incarichi della banca centrale). Tra i compensi più ricchi spicca quello assegnato alla Ernest & Young, 164 mila euro, per consulenze economiche e finanziarie. Particolarmente ricco risulta poi un pacchetto di incarichi per «attività di comunicazione», che in realtà consistono in attività di traduzione: 120 mila euro a John Christopher Smith, 111 mila a Roger Thomas Meservey, 97 mila a Christine Stone, 93 mila a Daniel Harry Dichter, 90 mila ad Alice Mary Agnes Chambers e via dicendo.
Consistente anche la pattuglia di principi del foro e giuristi che fanno parte della squadra dei consulenti. Tra gli altri, tanto per fare gli esempi più significativi, ci sono Roberto Pessi, Giulio Napolitano, Filippo Arturo Satta, Guido Alpa, Franco Coppi, Andrea Zoppini. Così come folto è il gruppo di economisti pagati per partecipare a convegni: Barry Eichengreen (10 mila euro), Cormac O’Grada (10 mila), Brian A’Hearn (7.500), Franco Maria Amatori (7.500), Giuseppe Berta (7.500), John Anthony Cantwell (10 mila), Marcello De Cecco (10 mila più altri 20 mila), Luigi Guiso (10 mila), Fabrizio Onida (7.500), Nikolaus Wolf (7.500). Così, fino ad arrivare a 268: tutti alla corte del successore di SuperMario.