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 2001  maggio 18 Venerdì calendario

1- SOS AIDS X DSK

Dal "New York Post"
http://nyp.st/iZr4fX

Il direttore dell’Fmi potrebbe aver ben altro di cui preoccuparsi oltre alla prigione. Il New York Post ha appreso che la cameriera vittima di Dominique Strauss-Kahn vive in un appartamento del Bronx di NY, affittato esclusivamente a persone affette da Hiv o Aids.

La donna di 32 anni occupa il quarto piano di un edificio di Harlem con la sua figlia di 15 anni, da gennaio. Ma prima viveva in un altro appartamento del Bronx, anch’esso riservato dall’Harlem Community Aids United alle persone contagiate dal virus e ai loro familiari.

Il New York Post non è in grado di dire con certezza se la cameriera del Sofitel abbia o meno l’Hiv/Aids per motivi di privacy. Ma l’Harlem Community Aids United affitta appartamenti solo ad adulti che hanno contratto il virus. Un dipendente dell’agenzia spiega che almeno un membro del nucleo affittuario deve essere siero positivo o avere l’Aids per ricevere l’appartamento.
Nafissatou_Diallo sulla destra

"L’appartamento non è stato affittato a suo nome perché è l’Harlem United la titolare, che poi li assegna a chi di dovere", ha spiegato un dipendente del manager che gestisce il condominio, di proprietà della Chaim Gross, di Brooklyn.
STRAUSS KAHN IN MANETTE

La cameriera ha già abitato in un’altra casa di High Bridge, affittata dall’Harlem Coomunity, spiega una fonte. Si era trasferita nel 2008. Secondo l’agenzia non è raro che le persone affette da Hiv/aids si spostino. Il suo avvocato e stretto amico di famiglia, Jeffrey Shapiro, dice che la cameriera è una vedova che vive sola con la figlia. I registri pubblici dicono che è l’unica abitante dell’appartamento e la sola adulta ad aver vissuto anche nell’appartamento precedente.
L’AVVOCATO BRAFMAN E STRAUSS KAHN

I vicini confermano che nella nuova casa, così come in quella lasciata nel 2008, vivono solo lei e la figlia adolescente. I dipendenti dell’Harlem United che hanno parlato con il New York Post non hanno dato informazioni riguardo alla vita della cameriera, ma solo in merito alle politiche dell’agenzia. I funzionari dell’agenzia si rifiutano di commentare per ragioni di riservatezza.

La donna ha accusato Strauss-Kahn di averla costretta a fare sesso orale e di aver cercato due volte di violentarla, mentre cercava di pulire la sua stanza del Sofitel di Times Square. La donna ha raccontato ai poliziotti di essere stata sodomizzata e di aver sputato lo sperma di Strauss-Kahn sul pavimento. Gli investigatori stanno sottoponendo il campione al test del Dna.
Strauss Kahn in tribunale a NY

Secondo i Centri federali per il Controllo del Contagio è "possibile che uno dei partner contragga l’Hiv attraverso il sesso orale". Gli avvocati di Strauss-Kahn, ieri sera, si sono rifiutati di commentare. Il 62enne è rinchiuso nel carcere di Rickers Island, guardato a vista per paura che possa suicidarsi. Il capo dell’Fmi è costretto a indossare scarpe senza lacci e un dispositivo medico che tiene sotto controllo il suo respiro.

2- OPHELIA DELLE MIE BRAME
Da "Le Figaro" - "lefigaro.fr"
http://bit.ly/kUfcMQ

La ragazza della camera d’albergo più famosa del mondo continua a nascondersi. La polizia ha formalmente vietato ogni foto della cameriera africana di 32 anni residente negli Usa e la tiene sotto stretta protezione da sabato scorso. Nessuno l’ha ancora vista, tranne l’avvocato di Dominique Strauss-Kahn, che ha avuto la rozzezza di definirla "molto poco attraente", pensando forse, così, di dimostrare l’innocenza del suo assistito.
STRAUSS KAHN IN TRIBUNALE A NY

Descritta come una "testimone molto attendibile" dagli inquirenti, elogiata dai datori di lavoro e stimata da colleghi e vicini, la sua figura resta comunque difficile da decifrare. Ma i dettagli che trapelano vanno tutti nella stessa direzione e disegnano un profilo di "brava ragazza". Al momento lei è "sotto shock e ha trascorso gli ultimi due giorni a piangere senza interruzione" ha raccontato uno dei suoi amici.

Ragazza madre di Dana, un’adolescente, questa ragazza alta almeno un metro e 80 e di lingua francese si fa chiamare Ophelia. Ma il suo vero nome sarebbe Nafissatou Diallo e il suo paese natale la Guinea anche se ha la residenza negli Stati Uniti. In genere, spiega Mark Gangadeen, un vicino di casa citato dal New York Post, questa "musulmana praticante" porta i pantaloni scuri, scarpe basse e un foulard con un tribale stampato a coprire i capelli.
PRIME PAGINE STRAUSS KAHN

Insieme alla figlia, vive nel Bronx di New York solo dallo scorso inverno. La sua casa è un piccolo appartamento fatiscente al quarto piano di un edificio di mattoni rossi. Una scala malmessa, un ascensore traballante e molti inquilini immigrati dall’Africa. "Gente per bene", ha detto lo stesso vicino al New York Post, "lei è molto tranquilla, riservata, sorride solo a poche persone. Conoscendola, penso che trattenga dentro tutta la sua rabbia".

Domenica scorsa, la direzione dell’hotel Sofitel di New York ha definito il comportamento di Ophelia "esemplare". L’albergo ha valutato il lavoro della donna con un punteggio di 4,5 su 5. Lei era una delle poche cameriere ad avere accesso al 28esimo piano, dove si trovano le suite di lusso come quella in cui ha trascorso la notte Strauss-Kahn. "Ophelia - ha aggiunto la direzione del Sofitel - non ha precedenti penali né problemi psicologici e non aveva mai visto prima il capo dell’Fmi".

3- DAGOREPORT/1
Secondo una sua collega del Sofitel di New York tutti i dipendenti, nello spogliatoio dell’Hotel, hanno a disposizione una serie di foto dei clienti piu’ importanti. La foto di DSK e’ tra quelle. Nel riconoscimento effettuato dalla polizia, DSK sarebbe stato il terzo di cinque persone tra le quali scegliere. Quello in mezzo.
STRAUSS KAHAN

La camera 2805/2806 del Sofitel, contrariamente a quanto si afferma da giorni, non sarebbe stata pagata 3 mila dollari a notte ma 525 dolari (380 euro circa). Prenotata una settimana prima e pagata in anticipo. C’e’ la ricevuta presso il suo ufficio al Fondo Monetario a Washington.

Il volo Air France AF 023, New York-Parigi parte alle 4.40 del pomeriggio ( non alle 4.30, come si e’ detto). DSK ha acquistato un biglietto in classe business , il prezzo e’ di circa 2500 dollari. L’ Air France, come fanno tutte le compagnie del mondo con i clienti di maggior riguardo, ha deciso di mettterlo , gratuitamente , in prima classe ( " upgrade") . Il volo arriva alle 6 del mattino a Parigi ( ora locale) : in tempo per la coincidenza con Bruxelles per la riunione di domenica.
Strauss Kahn in aula

E’ possibile fare il check in on line per tagliare ulteriormente i tempi di imbarco, ma non e’ possibile arrivare dentro l’aeromobile senza passare numerosi controlli. DSK: viaggiava col proprio passaporto francese e con un lasciapassare dell’IMF (simile a quello " di servizio" della Farnesina ) .

La storia di DSK che chiama l’hotel per chiedere se hanno trovato uno dei suoi telefonini (in questo modo " tradendosi") di per se’ non dimostra molto: chiamava dopo aver passato almeno tre controlli in aeroporto, col proprio nome e cognome ben in vista, non con un passaporto falso. Non si stava nascondendo.

Anche il volo sembra sia stato prenotato con giorni di anticipo: se e’ cosi’ sara’ facilissimo provarlo.
STRAUSS KAHN E SEGOLENE

DSK non ha affatto "restituito la chiave della sua camera dopo le 12 di sabato "per la semplice ragione che al Sofitel, dal 1977, sono state introdotte le carte magnetiche che registrano ogni accesso alla stanza. Un cliente puo’ anche lasciare l’hotel senza fare il check out. In questo modo la tesi dell’avvocato difensore Benjamin Brafman ,in base alla quale DSK avrebbe lasciato l’Hotel, sarebbe andato al ristorante con la figlia Camilla, quindi in taxi all aeroporto, starebbe in piedi. Di sabato pomeriggio dal Sofitel al JFK si arriva in circa 45 minuti. Nessuna fuga precipitosa dall’hotel all’ aeroporto, quindi.

DSK utilizza varii telefoni cellulari ed un IPAD di prima generazione : le celle telefoiniche consentono di individuare gli spostamenti di chi li ha in mano quasi in tempo reale.
Dominique Strauss Kahn

Dopo qualche incertezza sulla linea difensiva ("non e’ vero niente"), Brafman ha scelto la linea del "rapporto consensuale" tra un uomo molto potente e conosciuto ed una cameriera che, quanto meno ne conosceva l’importanza, ed il volto.

Adesso DSK, una sorta di Hannibal the Cannibal, e’ detenuto in una cella del terribile carcere di Rikers Island ("L’Alkatraz della Costa Orientale") insaccato in una tuta a righe biangce e rosso/arancioni orizzontali, controllato a vista ogni 15 minuti per il rischio di suicidio.
Strauss Kahn e Segolene

Nella sua casa di Rock Creek Park, a Washington, una palazzina di due piani , otto locali , del valore di 2,8 milioni di euro, sembra non esserci nessuno. Jeffrey J. Shapiro, l’avvocato di "Ophelia" dice che la sua cliente e’ sotto protezione della polizia: venerdi dovra’ presentarsi in aula per il confronto con DSF.
PENITENZIARIO A RIKERS ISLAND

Il caso sembra tutt’altro che chiuso.

DAGOREPORT/2
Oggi il Guardian intervista l’economista ungherese Piroska Nagy con cui Dsk ebbe una relazione, nulla di nuovo a parte alcune frasi della donna: "E’ un uomo con un problema che può danneggiarlo nella conduzione di un istituto dove le donne lavorano sotto il suo comando". "Nonostante la mia lunga carriera professionale, ero impreparata alle avances del direttore generale del FMI, non sapevo come gestirle". "Sentivo che sarei stata spacciata se avessi ceduto così come se non lo avessi fatto".