VINCENZO ZACCAGNINO, La Stampa 17/5/2011, 17 maggio 2011
La crociera in barca a vela è un’avventura low-cost - In tempi magri come quelli che stiamo vivendo meglio trovare soluzioni economiche anche per la vacanza
La crociera in barca a vela è un’avventura low-cost - In tempi magri come quelli che stiamo vivendo meglio trovare soluzioni economiche anche per la vacanza. Stupirà apprendere che a questa categoria appartiene quella a bordo di uno yacht. Non stiamo ovviamente parlando di una villa navigante con tanto di elicottero, ma di una piccola, efficiente imbarcazione a vela che può ospitare da quattro a otto persone, quindi una famiglia o un gruppo di amici. E se si è di meno, meglio ancora, perché si godrà di maggior spazio a bordo. L’ideale è comunque fare subito due conti, confrontandoli con quelli di un soggiorno in un villaggio di vacanze o in un tour organizzato. Dove sarà difficile provare le emozioni della navigazione a vela fra le isole, la sosta in baie deserte con tuffi in acque cristalline, la movida serale in un porticciolo alla moda, l’eccitante incontro con balene e delfini, il piacere di un barbecue di pesce freschissimo comprato dalla barca che lo ha appena pescato, spendendo in tutto 150 euro al giorno. Si arriva a tale cifra se si è in sei su una barca a vela di 12 metri da 2000 euro d’affitto a settimana, a cui aggiungere, se non si è già dei velisti esperti, altri 1500 euro per avere a bordo uno skipper professionista, che pensa a timonare e a seguire la rotta ma che, contemporaneamente, insegna agli ospiti i segreti della navigazione. Se si aggiungono i costi per la cambusa e qualche cena in trattoria in riva al mare, si raggiungono appunto ai 150 euro citati. Ormai molte località costiere del Mediterraneo ospitano grandi flotte di yacht da charter. Basta raggiungerle in auto, treno, aereo o traghetto e prendere il largo. Gli itinerari di tendenza sono quelli che portano alla scoperta delle isole. Ad esempio, partendo da Viareggio e da Scarlino o dall’Argentario dove esistono numerose flotte, la meta diventa l’arcipelago toscano, con una puntata, se il tempo tiene, fino in Corsica, sempre in vista di terra. Da Sant’Agata di Militello o da Portorosa vicino a Milazzo, in provincia di Messina, si può partire alla scoperta delle Eolie. Da Procida, altra fornitissima base di barche da noleggio, si scoprono Capri e Ischia, la Costiera Amalfitana oppure, puntando a nord, Ponza, Ventotene, Palmarola e Santo Stefano. Così da Corfù si veleggia verso Paxos, Lefkada e Cefalonia, mentre da Mykonos si fa rotta a sud verso Paros e Santorini. E da Dubrovnik, risalendo la costa della Croazia, ci si può perdere fra le 140 isole boscose e spesso deserte che formano l’arcipelago delle Incoronate. Le barche adatte a questo tipo di vacanza hanno, solitamente, lunghezze comprese fra i 10 e i 16 metri. Le più piccole possono essere condotte senza patente. Comunque, se si scelgono acque sconosciute, è sempre bene affidarsi all’esperienza di uno skipper. Prendendo ad esempio un 13 metri, un’imbarcazione del genere ha di solito a disposizione due cabine con due letti ciascuna all’estrema poppa, un saloncino centrale con tavolo e divani, angolo cucina, un bagnetto con doccia e verso prua un’altra toilette e un’ulteriore cabina con letto matrimoniale. Costo da 3000/4000 euro a settimana, più da 150 a 300 euro al giorno per lo skipper. Lo spazio è ovviamente poco, quindi il bagaglio deve essere ridotto al minimo: vietate le valigie rigide, difficili da sistemare, meglio privilegiare le sacche. Basterà portare magliette, costumi da bagno, biancheria intima, una o due camicie, un k-way per la pioggia, una giacca per le serate al ristorante, ma anche un maglione pesante e dei jeans per eventuali notti fredde. A bordo si sta scalzi o con scarpe da barca con suole di gomma antisdrucciolo. Per le esponenti del gentilsesso sono consigliabili, oltre al costume da bagno e al pareo, un vestitino elegante per le sere a terra e dei pratici mocassini. Esistono diverse forme di charter. Il cosiddetto «Bareboat», ovvero il noleggio senza skipper che è riservato a chi già dispone di pratica e patente nautica. Ma esiste anche la formula flottiglia. Si naviga su itinerari prefissati in più barche, scortati da un mezzo d’assistenza del noleggiatore. E in certe zone, come ad esempio lungo le coste della Turchia, si può noleggiare un caicco, tipica barca locale in legno, che ha già un equipaggio che provvede anche a sistemare le cabine e a cucinare. E i prezzi sono molto convenienti. Peccato che quest’estate, per chi ha già deciso di partire, nell’ambito del Mediterraneo sia prudente mantenersi lontani dalle coste del Nord Africa e del Medio Oriente.