LUCA PAGNI , Repubblica 14/5/2011, 14 maggio 2011
DISPETTI ELETTRICI
Era successo a Telecom. Si è ripetuto con Terna: il socio al 5% (i Fossati nel primo caso, Enel nel secondo) è rimasto fuori dal cda. È il risultato delle nuove regole che fanno salire la partecipazione dei fondi alle assemblee (ieri in 730, quasi tutti stranieri). A Terna, gli istituzionali si sono coalizzati e hanno eletto tutti e tre i membri indipendenti del cda. Fin qui la notizia. Poi ci sono i commenti. Per qualcuno c´è lo zampino della stessa Terna che, avendo appena cambiato lo statuto per iniziare un´attività nella produzione di energia, non voleva un concorrente nel cda. Per altri, i fondi non hanno gradito che Enel avesse indicato il manager responsabile dei rapporti con l´Authority (conflitto di interessi). E per altri ancora, i fondi hanno voluto mandare un messaggio al Tesoro che sta bloccando la fusione con Snam. E se avessero ragione tutti?