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 2011  maggio 13 Venerdì calendario

NEI CASSETTI DI BURGESS L´ARANCIA MECCANICA CHE SCONVOLSE KUBRICK

La sua "Arancia" era così scioccante da turbare perfino Stanley Kubrick, che la rimandò al mittente e decise di scriversi da solo la sceneggiatura del film. Ma quattro decenni più tardi, da una montagna di scatoloni lasciati a impolverirsi in un sottoscala, salta fuori la sceneggiatura originale che Anthony Burgess aveva preparato per il grande regista, tratta dal suo romanzo più famoso e controverso, "A clockwork orange" (Arancia meccanica nella traduzione italiana). E dagli scatoloni salta fuori anche molto altro: una ventina di racconti inediti, la sceneggiatura di "Napoleone", un film che Kubrick non fece in tempo a dirigere, una storia di Londra a metà tra narrativa e saggistica, sceneggiati televisivi sulle vite di Attila, Freud, Michelangelo, un dramma teatrale scritto insieme a Orson Welles sul celebre illusionista Harry Houdini, un musical sul rivoluzionario russo Leon Trotskij, un balletto su Shakespeare e poi composizioni musicali, lettere, diari, appunti.
Insomma, un tesoro, della cui esistenza non si sapeva quasi nulla. Era sepolto, si fa per dire, in tre case di proprietà dello scrittore inglese, a Londra, nel principato di Monaco e in Italia. Quando Burgess è morto, nel 1993, le case sono rimaste a Liana, la sua seconda moglie. Quando è scomparsa anche la vedova, quattro anni fa, non essendoci eredi legali sono state lasciate alla Anthony Burgess Foundation, che ha acquisito una biblioteca di 50 mila volumi, 20 mila fotografie e non si sa quanti scatoloni con l´archivio personale dell´autore. «Lì dentro abbiamo trovato di tutto», racconta Andrew Biswell, il direttore della fondazione, che è situata a Manchester, dove lo scrittore è nato e cresciuto, «e non abbiamo ancora finito di mettere ordine e selezionare il materiale, chissà cos´altro nascondono, c´è un mucchio di roba interessante».
La scoperta che fa più notizia è la sceneggiatura di "Arancia Meccanica". Quando il film uscì, nel 1971, la storia di una gang giovanile in una Londra del futuro suscitò tali polemiche che Kubrick inizialmente lo ritirò dalle sale. Ma col tempo è diventato un classico, per coincidenza onorato da una proiezione speciale proprio questa settimana al festival di Cannes come testimonianza di uno dei più grandi maestri del cinema. Tuttavia Kubrick respinse la sceneggiatura che Burgess aveva scritto dal proprio romanzo, preferendo scriverne una di suo pugno. «E´ molto differente dal film e anche dal libro - rivela Biswell - Ed è decisamente più violenta, più trasgressiva del romanzo. C´è una scena nelle prime pagine in cui Alex (il protagonista, interpretato nel film da un indimenticabile Malcom McDowell, ndr) apre l´armadio della sua camera da letto ed è pieno di droga, di aghi ipodermici e c´è perfino il teschio di un bambino».
Ora la fondazione spera di pubblicare la sceneggiatura di Burgess, oltre a una raccolta dei racconti inediti. «Burgess era noto soprattutto come autore di romanzi piuttosto lunghi, sicché è stata una grossa sorpresa trovare così tanti racconti brevi - dice Biswell - Un sacco delle sue storie sono molto sgradevoli e tendono anche al soprannaturale, si parla di fantasmi oppure di dei che scendono sulla terra e cose così». Si tratta in larga parte di opere giovanili, che Burgess aveva evidentemente messo da parte e poi dimenticato. Non sono mai state pubblicate e a quanto pare nemmeno lette da nessuno, fino a quando la fondazione ha messo le mani sul suo archivio. Vi sono anche reperti insoliti, come un mazzo di carte per tarocchi fatti in casa, traduzioni di poesie erotiche dal latino (su cui Burgess aveva lavorato per un articolo per la rivista Playboy) e una fitta corrispondenza con l´attore comico Benny Hill, che era diventato suo amico.
«La quantità di materiale inedito e sconosciuto supera di gran lunga quello che ci potevamo aspettare di trovare nel suo archivio», conclude il direttore della fondazione, che è anche autore di una biografia di Burgess. «Anthony era appassionato e incuriosito da tutto. Non è un autore che ha pubblicato poco, 33 romanzi portano la sua firma, ma quando ho visto l´ammontare di manoscritti inediti negli scatoloni delle sue tre case sono rimasto sbalordito. Dio mio, ho pensato, ma quando mai dormiva quest´uomo?». Forse non dormiva, e la fantasia profetica e sconvolgente di "Arancia meccanica" è uscita dalle sue notti insonni.