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 2011  maggio 09 Lunedì calendario

Eppur si vendono bolidi (DUE PEZZI)- Se lo chiedono in molti. Come è possibile che in un regime di controlli della velocità sempre più stringenti abbia ancora senso progettare e costruire supercar da 700 cv, che toccano i 350 all’ora come la nuova Aventador? E dire che la GT bolognese non è che l’ultimissima di una serie recente che comprende la Ferrari FF da 660 cv, la McLaren Mp4-12C da 600 cv, la Porsche 911 Gt2 da 620 cv… Tutte auto, nemmeno le uniche in commercio, in grado di superare agevolmente la barriera dei 300 km/h

Eppur si vendono bolidi (DUE PEZZI)- Se lo chiedono in molti. Come è possibile che in un regime di controlli della velocità sempre più stringenti abbia ancora senso progettare e costruire supercar da 700 cv, che toccano i 350 all’ora come la nuova Aventador? E dire che la GT bolognese non è che l’ultimissima di una serie recente che comprende la Ferrari FF da 660 cv, la McLaren Mp4-12C da 600 cv, la Porsche 911 Gt2 da 620 cv… Tutte auto, nemmeno le uniche in commercio, in grado di superare agevolmente la barriera dei 300 km/h. E che in Europa si potrebbero usare liberamente solo in alcuni tratti delle autostrade tedesche. Contrariamente al trend generale del mercato automobilistico (in picchiata), le supercar non solo si vendono: in alcuni casi vanno addirittura a ruba. Ma non solo perché sono destinate anche a mercati nei quali i limiti di velocità sono un’utopia. Stephan Winkelmann, presidente della Lamborghini, ha fatto il giro del mondo per presentare in anteprima la nuova Aventador. «È chiaro— dice Winkelmann— che chi compra una Lamborghini ha poche restrizioni economiche. Uno dei nostri migliori clienti in Asia vuole sempre due modelli della stessa auto. E, se possibile, la prima e l’ultima della serie. Poi trova anche le strade adatte per sfogare la sua passione alla guida» . Ma è solo una questione di poter superare i 300 all’ora? Non è credibile neppure questa ipotesi, almeno a giudicare da quanto sono apprezzate le supercar in America, dove i limiti sono più stringenti che da noi e chi sgarra paga con l’arresto immediato. I clienti dei bolidi da strada li conosce bene anche Ivan Capelli, che dopo avere gareggiato in Formula 1 ha fatto da istruttore ai clienti Ferrari e Maserati. «Chi si avvicina a queste auto — spiega — ama principalmente l’oggetto e la tecnica. È un mercato di nicchia, ma anche molto florido, nonostante i limiti dicano che queste prestazioni sono inutili. Ma, allo stesso modo, non sono forse inutili anche la Delta o la Golf che superano i 200 km/h? In fondo le supercar sono oggetti paragonabili a dei quadri o a degli orologi. E se c’è qualcuno che si mette al polso l’equivalente in denaro di un bilocale, perché non ci può essere gente che si permette di guidare… una villa?» --- Jaguar annuncia la fuoriserie ibrida super ecologica LONDRA — Sportività britannica. Lo spirito Jaguar torna alle origini, quelle dimenticate durante la «buia» gestione Ford e rilanciate oggi con forza dagli indiani di Tata Motors, proprietari dal 2008 del marchio inglese. La strategia prenderà le forme della C-X75, nome in codice del concept che anticipa la piccola sportiva in arrivo nel 2013, sviluppata insieme alla Williams, storica scuderia di Formula 1. Le prestazioni, anticipate alla stampa venerdì scorso, d’altronde parlano chiaro: accelerazione da 0 a 100 km/h in poco più di 3 secondi e una velocità massima di oltre 320 km/h. Cosa volere di più? «Emissioni di CO2 uguali a quelle di una city car» , aggiunge Ralf Speth, ceo Jaguar -Land Rover, ovvero, tradotto in freddi numeri, solo 99 grammi per km, meno di una Fiat Panda. Un risultato ottenuto alleggerendo l’auto, grazie ad un telaio in fibra di carbonio (come le monoposto di formula 1) e sviluppando una tecnologia ibrida ricaricabile («plug-in» ): al piccolo 4 cilindri benzina (la cilindrata non è stata ancora comunicata ma dovrebbe essere un 1.600), saranno infatti abbinati due motori elettrici (uno anteriore e uno posteriore) con batterie al litio ricaricabili in viaggio durante le decelerazioni, oppure ad una normale presa casalinga. I motori elettrici potranno spingere anche da soli la C-X75 per circa 50 km a zero emissioni allo scarico. Un futuro sportivo e «verde» , ma non alla portata di tutti: la C-X75 sarà venduta in soli 250 esemplari ad un prezzo a partire da 700.000 sterline, circa 800.000 euro. L’obiettivo in questo caso non sarà fare numeri ma diventare, come dicono da queste parti, una halo car, un’auto simbolo in grado di tirare la volata alle altre vetture del gruppo inglese: «quello che conta rimane fare profitti e volumi» dice Adrian Hallmark, responsabile brand Jaguar. Nei prossimi 5 anni saranno 40 le novità Jaguar e Land Rover per un investimento di 1 miliardo di sterline e un target per il 2015 di 300.000 vetture (il 30%in più rispetto al 2010). Il programma partirà già dai prossimi mesi con l’arrivo in estate del restyling della XF e della XK (compresa la sportiva XKR-S) e a settembre vedrà la probabile, ma ancora non ufficiale, anteprima della XF in versione station wagon al Salone di Francoforte. Alessandro Marchetti Tricamo