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 2011  maggio 12 Giovedì calendario

«Salari italiani sotto la media Ue Il prelievo fiscale sale al 46,9%» - ROMA— È brutta la fotografia dell’Italia che scatta l’Ocse nel suo rapporto sulla tassazione dei salari (Taxing wages) diffuso ieri

«Salari italiani sotto la media Ue Il prelievo fiscale sale al 46,9%» - ROMA— È brutta la fotografia dell’Italia che scatta l’Ocse nel suo rapporto sulla tassazione dei salari (Taxing wages) diffuso ieri. Il nostro Paese, messo a confronto con altri 33 Paesi industrializzati, presenta infatti retribuzioni molto basse, circa 1.500 euro al mese, e tasse molto alte. Nel 2010 l’Italia si colloca al 22esimo posto nella classifica dei salari netti a parità di potere d’acquisto per un single senza figli a carico. Con 25.155 dollari (18.913 euro al tasso di cambio medio del 2010, pari a 1,33) risulta sia sotto la media dei Paesi Ocse (26.436 dollari) sia sotto la media dell’Ue a 15 (30.089 dollari). La classifica è guidata dalla Svizzera con 42.136 dollari netti, seguita dal Regno Unito (39.929). Nella parte alta della graduatoria ci sono anche Norvegia, Olanda, Irlanda, Giappone, Stati Uniti e Australia. La Germania è all’ 11esimo posto con 31.573 dollari, il 50%in più dell’Italia. La Francia al 16esimo, con 28.028 dollari. Meglio di noi anche la Spagna, con 27.094 dollari. Peggio dell’Italia fanno solo Portogallo, Grecia, i Paesi dell’Est Europa, la Turchia, il Cile e il Messico. Le basse buste paga italiane si spiegano anche con l’alto prelievo fiscale e contributivo, di «almeno 11 punti superiore rispetto alle medie Ocse per tutti i tipi di famiglie» . Un lavoratore sigle intasca «meno del 54%» di quanto quello stesso lavoratore costa all’azienda. Il cuneo fiscale e contributivo nel 2010 è stato infatti del 46,9%, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2009. Un valore che colloca l’Italia al quinto posto dopo Belgio (55,4%), Francia (49,3%), Germania (49,1%) e Austria (47,9%). Prendendo a riferimento una coppia sposata con due figli, in Italia il cuneo è il terzo più alto, col 37,2%, dopo quelli di Francia (42,1%) e Belgio (39,6%). La media Ocse è del 24,8%. Il rapporto concede però che il prelievo sui redditi da lavoro in Italia, dal 2000 a oggi è «leggermente diminuito» , a beneficio soprattutto delle famiglie con figli. Per il Pd, che ieri ha presentato un piano in 10 punti per la crescita, i dati dell’Ocse dimostrano che con il governo Berlusconi, dice l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, «come sempre paga il lavoro dipendente mentre le rendite continuano ad essere tassate al 12%» . Enrico Marro