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 2011  maggio 12 Giovedì calendario

TELEFONINI LOW COST RESTANDO ANONIMI

Per entrare negli Stati Uniti bisogna munirsi di passaporto, compilare accuratamente moduli, fare la fila agli sportelli dell’Immigration e rispondere alle precise domande fatte dal funzionario preposto. Per uscire (legalmente) dagli States con un cellulare abbinato a numero anonimo bastano 49 dollari, non servono documenti e basta recarsi in uno dei negozi dell’aeroporto. In alcuni corridoi si trovano anche distributori automatici nei quali la procedura è ancora più semplice.

Abbiamo acquistato un telefonino di questo tipo al Jfk di New York. Questi modelli low cost sono prodotti in Cina e abbinati a Sim internazionali o locali di eKit, operatore specializzato nella fornitura di servizi telefonici ai viaggiatori. I modelli vanno da un minimo di 49 dollari (38 euro circa), già scontato del 10% e con 10 dollari di telefonate in tutto il mondo incluse, a oltre 100 dollari per gli apparecchi con qualche specifica tecnica più elevata. Il dispositivo è quanto di più basilare si possa sperare. Si chiama V520, marchiato direttamente da eKit, ha un display a colori (pochi) da 1,44", dispone di radio Gsm dual band, non prevede fotocamera ma in compenso pesa 60 grammi (batteria inclusa) e ha un’autonomia in stand-by di circa 4 giorni e di 3 ore in conversazione. Impallidisce se paragonato ai super modelli oggi in commercio, anche perché offre giusto le funzioni telefoniche e Sms.

Ma esegue ottimamente il suo compito: garantire una linea associata a ignoti. Il segreto è nella Sim, che può anche essere acquistata a parte a 39 dollari. Una volta scelto l’investimento che si vuole affrontare, si procede all’acquisto. E qui la sorpresa: laddove in Italia bisogna fornire documento e codice fiscale, negli Stati Uniti la commessa non chiede documenti e l’unico tassello che lega l’acquirente alla scheda telefonica è rappresentato dal pagamento con carta di credito. Ma, se avessimo pagato in contanti, non ci sarebbe stata nemmeno questa traccia. Il gioco è fatto. La Sim non risulta intestata a nessuno, chiediamo al l’operatrice come si attiva. Basta fare una chiamata al numero indicato sul cartellino che accompagna la scheda, seguire le istruzioni telefoniche, in inglese. Viene generato un numero statunitense, con il +1 davanti, e uno internazionale, con il prefisso +44 del Regno Unito. Finito.

Inserita la Sim, da un apparecchio negli Usa abbiamo provato a chiamare il recapito telefonico locale: nessun problema. Una volta atterrati in Italia abbiamo eseguito la medesima operazione e anche in questo caso con successo. L’eKit V520 funziona perfettamente, ha anche una tastiera comoda, e accetta anche Sim di altri gestori per esempio italiani, e consente di ricevere e chiamare; nel Bel Paese si è appoggiato a Tim e Vodafone. Si ricarica online sempre attraverso ekit e prevede tariffe da e verso tutti i paesi del mondo a partire da 0,11 euro fino a ben oltre 1 euro.