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 2011  maggio 10 Martedì calendario

Quanto vale una «Palma»? - Si inaugura a Cannes il 64˚Festival. Che cos’è e quanto conta per l’industria del cinema? Quello che si svolge ogni anno a Cannes in maggio è considerato il Festival cinematografico più importante del mondo, appuntamento imperdibile per chiunque lavori nel settore, sintesi di creatività artistica e buoni affari

Quanto vale una «Palma»? - Si inaugura a Cannes il 64˚Festival. Che cos’è e quanto conta per l’industria del cinema? Quello che si svolge ogni anno a Cannes in maggio è considerato il Festival cinematografico più importante del mondo, appuntamento imperdibile per chiunque lavori nel settore, sintesi di creatività artistica e buoni affari. La rivalità con Venezia fu chiara fin dall’inizio: il Festival nacque infatti alla fine degli Anni Trenta, quando il ministro francese Jean Zay ne propose l’istituzione, indignato per le ingerenze del governo fascista e di quello nazista nella selezione dei film da proiettare al Lido. Quando si tenne la prima edizione? Doveva svolgersi nel giugno 1939 con il papà del cinema Louis Lumière come presidente, ma lo scoppio della Seconda guerra mondiale mandò tutto all’aria. Il primo Festival si tenne dunque nel 1946. Da allora la rassegna è saltata soltanto due volte, nel 1946 e nel 1950, per ragioni di bilancio. Nel 1968 fu invece interrotto dalla contestazione: a Parigi gli studenti innalzavano le barricate e Louis Malle, membro dimissionario della giuria, impose l’interruzione delle proiezioni al Palais con altri cineasti gauchiste: François Truffaut, Jean-Luc Godard, Claude Berri, Jean-Gabriel Albicocco, Claude Lelouch e Roman Polanski. Montée des marches e Croisette: che cosa sono? La Montée è la scalinata del Palais, ricoperta di tappeto rosso, da cui passano tutte le star. La Croisette è il viale di Cannes, dove sorgono il Palais e molti grandi alberghi. Prima delle proiezioni viene transennata: due ali di folla aspettano i divi. Quali sono le principali sezioni della rassegna? Il «Concorso», che nel 2011 presenta 19 film, e «Un certain regard» (pure 19). A queste si affiancano la «Settimana della Critica», la «Quinzaine des realizateurs», la selezione della Cinéfondation, le pellicole storiche «Cannes Classics», i cortometraggi e i film fuori concorso. Che cos’è il Marché? È la sezione commerciale che si affianca al Festival, presente dal 1959. È considerato il mercato cinematografico più importante del mondo. Le contestazioni più celebri? Nel 1987 Maurice Pialat, irascibile regista francese, vinse la Palma per «Sous le soleil de Satan» tra i fischi della platea. Il suo commento: «Non vi piaccio? Neanche voi mi piacete». Anche la vittoria di «Pulp Fiction», nel 1994, fu molto fischiata: e Quentin Tarantino alzò il dito medio in segno di sfida. Tra i registi imbufaliti va annoverato anche Pedro Almodóvar, che non ha mai vinto la Palma, ma che adesso ci riprova. Da chi è composta la giuria quest’anno? Il presidente è Robert De Niro. Gli altri membri sono Martina Gusman, attrice argentina, il produttore cinese Nansun Shi, la sceneggiatrice norvegese Linn Ullmann (figlia di Liv Ullmann e di Ingmar Bergman), l’attrice americana Uma Thurman, il regista francese Olivier Assayas, l’attore britannico Jude Law, il regista del Ciad Mahamat Saleh Haroun e il regista cinese Johnnie To. La giuria di «Un certain regard» è presieduta dal regista serbo Emir Kusturica. E i premi? Il più ambito, dal 1955, è la Palma d’oro per il miglior film. In precedenza il premio principale era detto «Grand Prix», e la denominazione è restata per quello che è sostanzialmente un secondo premio. Completano il palmarès il Premio della Giuria, quelli per le interpretazioni, quello alla regia e alla sceneggiatura e quelli delle sezioni collaterali. La «Caméra d’or» va alla migliore opera prima. Quante Palme d’oro ha conquistato l’Italia? Dodici: da «Roma città aperta» di Rossellini nel ‘47 a «La stanza del figlio» di Moretti nel 2002. Tra i film laureati «Miracolo a Milano», «La dolce vita», «Il gattopardo», «Blow Up», «L’albero degli zoccoli». Nel ‘72 ex aequo tutto italiano con «Il caso Mattei» di Rosi e «La classe operaia va in Paradiso» di Petri. Chi ha vinto l’edizione dell’anno scorso? La Palma d’oro è andata al film thailandese di Apichatpong Weerasethakul «Lo zio Boonmee che ricorda le sue vite precedenti». I premi per le interpretazioni sono stati assegnati a Juliette Binoche («Copia conforme» e, ex-aequo, a Javier Bardém («Biutiful») e all’italiano Elio Germano per «La nostra vita» di Daniele Luchetti. Quali sono, quest’anno, i film d’inaugurazione e di chiusura? Apre Woody Allen, una tradizione di Cannes, con «Midnight in Paris». Chiude Christophe Honoré, regista francese giovane e con molti fans, con «Les bien-aimés», protagoniste Catherine Deneuve e sua figlia Chiara Mastroianni.