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 2011  maggio 10 Martedì calendario

PASQUINO A BOLOGNA LODA IL SUPERMINISTRO: BRAVISSIMO AL COMIZIO —

Professor Pasquino, domenica sera è stato visto in piazza Maggiore, a Bologna, al comizio della Lega. «Sì, vero, si stupisce?» Beh, un po’ sì. Lei è ex senatore della Sinistra indipendente. Alle amministrative 2009 si è candidato a sindaco con una lista civica... Diciamo che a un comizio della Lega si fa notare. «Io mi occupo di politica, ecco perché ero lì. Da cittadino e da politologo volevo assistere a un evento» . E che sensazione ha avuto? «Che era una piazza affollata. E moderata. Non a caso hanno suonato prima l’inno di Mameli e poi il "Va pensiero"» . Giudizi? «Bossi è da ammirare. Con tutti i problemi che ha era lì a tenere il suo discorso. Elogiando Napolitano, definito "vecchio e saggio"e non "vecchio ma saggio"» . Poi è salito Tremonti sul palco... «Ed è scattata l’ovazione. Lo invocavano. Diciamo che quella piazza l’ha già incoronato prossimo leader del centrodestra. Hanno schierato i pesi massimi e non era scontato. Vuol dire che puntano molto su Bologna» . Che impressione le ha fatto il ministro del Tesoro? «Non mi sarei mai aspettato che fosse così bravo in un discorso pubblico. Era lontano dalla caricatura che ne fa Corrado Guzzanti. Ha letteralmente tirato la volata al candidato sindaco Manes Bernardini» . Le cito qualche sua frase: «Il comunismo è finito» . «Se vince la sinistra governa Alì» . Condivide? «Non condivido ma c’è da dire che Tremonti interpretava le esigenze di quella piazza interclassista e intergenerazionale. Sono temi molto sentiti dall’elettorato moderato. Ha messo nell’angolo quella parte di città immobilista. È stato bravo. Così, sa che ho fatto?» . No, mi dica. «Alla fine sono andato da lui a congratularmi. Gli ho detto: sei stato in gamba» . E lui? «Era stupito di vedermi lì. Ma mi ha sorriso contento. Noi due siamo vecchi conoscenti, abbiamo condiviso la battaglia per Emma Bonino presidente...» . Altri tempi... «Decisamente. Sa, io purtroppo resto un elettore di sinistra. E mi ritrovo Merola candidato, che è in continuità con l’amministrazione Cofferati, non proprio il miglior esempio. Dall’altro lato c’è Bernardini, uomo sganciato dal passato, con un programma moderato ma con elementi di cambiamento. Non fossi un elettore di sinistra...» . Lo voterebbe? «Già. Ma come le dicevo non potrei mai. Comunque, se si va al ballottaggio la Lega se la gioca» . Professore, e se Bernardini, ipotetico vincitore, le chiedesse di entrare in squadra da tecnico? «No no. Io resto dove sono» .
Angela Frenda