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 2011  maggio 10 Martedì calendario

DA BOSSI MESSAGGIO AL CAVALIERE «LA LEGA ORMAI HA IN MANO IL PAESE» —

Umberto Bossi, il moderato, inizia soft. Esclude governi tecnici, glissa sui magistrati, nega quell’asse particolare con Giorgio Napolitano che potrebbe insospettire Silvio Berlusconi. Poi, però, non si nega il sovracuto: «Diciamo la verità. La Lega ormai ha in mano il Paese. Berlusconi, certo, può fare... Ma deve avere l’accordo della Lega» . E poi, ancora, parlando della possibile successione di Tremonti al premier, scherza con il fuoco: «Bisogna vedere se glielo prestiamo» . Bossi chiacchiera prima del comizio nella tranquillità di Brebbia, a due passi dal lago Maggiore, ma è ancora di buon umore per il bagno di folla della sera precedente, a Bologna. A mano a mano che si avvicinano le elezioni, più il potente alleato alza i toni e mostra i muscoli, più lui mostra il volto conciliante del mediatore. L’unica domanda a cui dice di non voler rispondere è quella sulle possibilità del premier di essere un domani eletto presidente della Repubblica. Neppure ha voglia di parlare, una volta ancora, di giustizia: «Commissione d’inchiesta? Non so cosa sia. Non parlo di magistrati. Ce ne sarà qualcuno str..., ma non è che si possa dire che lo sono tutti. Qualcuno che dovrebbe fare un altro mestiere esiste certamente, ma insomma...» . Gli chiedono dell’inno, di Gianfranco Fini che parlando del Carroccio ha detto che si atteggia a moderato. Della disponibilità dello stesso Bossi a far precedere un suo comizio dall’inno di Mameli come è accaduto a Bologna. Lui ridacchia: «Io preferisco la canzone del Piave. Il fatto è che lì c’era anche il Pdl. Un loro inno non ce l’hanno, così usano Mameli» . Quanto a Fini, sempre ridendo, anche lui è uno «str... L’importante è che noi prendiamo i voti e lui no» . Cambia la domanda, non la risposta: l’asse con Napolitano di cui parlano i giornali? E tre: «Tutte str...» . Ma a scanso di equivoci, spiega che non si può parlare di assi con Napolitano o Berlusconi: «Non c’entra nulla. Io posso trattare con il premier, posso moderare. Ma Berlusconi è Berlusconi, il mio alleato. L’altro è il presidente della Repubblica, firma le leggi» . Infine, la battuta su Tremonti. «L’altro giorno ho detto a Berlusconi. Che cosa continui a dire che ti ritiri? Mi hai sempre detto che lo farai quando lo farò io. E poi... bisogna vedere se Tremonti la Lega te lo presta...» .
Marco Cremonesi