Luca D’Ammando, varie, 10 maggio 2011
MEDICINA ONLINE, PER VOCE ARANCIO - ITALIANI L’81%
degli italiani ha usato almeno una volta internet alla ricerca di consigli sulla salute o sulle medicine. Il 47% consulta abitualmente il web per elaborare un’autodiagnosi e il 42% si informa sulle valutazioni delle singole strutture ospedaliere (dati Studio Bupa per la London School of Economic).
SALUTE 2.0 Anche in Italia è esploso il business della salute 2.0, ovvero la condivisione delle informazioni sanitarie sul web. L’interattività avviene tra pazienti, tra medico e paziente e tra medico e medico.
PROFILO Ma qual è il profilo dell’internauta che si rivolge al web per dubbi medici? Lella Mazzoli, direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione dell’università di Urbino: «La maggior parte delle persone cerca in internet storie di vita legate a una determinata patologia. Ovvio che la discriminante è la possibilità di accedervi attraverso un portale legittimato da un medico o da un’associazione di pazienti, altrimenti l’informazione viene percepita come inattendibile».
PROTAGONISTI Parlare online dei propri mali spesso aiuta i pazienti. Perché? Secondo Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, «il sentirsi protagonisti aiuta a uscire meglio dalla malattia. Quest’ultima costringe all’impotenza e alla solitudine, mentre il rapporto con gli altri, attraverso i social network, può aiutare a ricreare la stima di sé».
PAZIENTI.ORG Le pagine web in italiano di tema sanitario sono oltre ottanta milioni. Fra gli indirizzi più affidabili e frequentati c’è pazienti.org, nato con l’obiettivo dichiarato di democratizzare l’informazione sanitaria, permettendo ai pazienti di dare i voti alle strutture ospedaliere (a livello internazionale il sito più famoso nel genere è HospitalAdvisor). Pazienti.org è totalmente finanziato dai soci fondatori, non ha banner pubblicitari e può contare su un team di sviluppatori interni e collaboratori redazionali. Ha un modello for profit che si basa sulla sottoscrizione di abbonamenti da parte di cliniche, studi, laboratori di analisi, case di riposo.
VALUTAZIONE Entrando nel sito, è possibile cercare informazioni su una determinata struttura sanitaria o lasciare, in forma anonima, il proprio commento, compilando una scheda di valutazione. C’è anche un blog legato al sito, con spunti di discussione sempre di carattere medico-scientifico.
QSALUTE Altro portale molto frequentato da chi cerca notizie sulle strutture sanitarie, medici e medicine è Qsalute.it. Qui è anche possibile confrontare in modo chiaro i vari reparti ospedalieri italiani, oppure, registrandosi, interagire con gli altri pazienti o aprire un gruppo di discussione.
COMMENTI È possibile commentare la qualità degli ospedali o l’operato dei medici anche andando direttamente nei siti delle strutture sanitarie, che hanno spesso un profilo su Facebook o su Twitter. Questo sistema è sicuramente più attendibile dei precedenti, ma certamente più sterile, essendo filtrati i commenti troppo negativi da parte degli utenti.
MEDICINE Numerosissimi anche i blog dedicati esclusivamente alle informazioni sui farmaci. MedicineBlog.it dichiara in modo chiara di non volersi sostituire al parere medico, ma di voler informare e orientare a una scelta consapevole. Più istituzionale il sito dell’Agenzia italiana del farmaco, sempre molto aggiornato, ma con poco spazio per i commenti dei pazienti. C’è poi il filone della medicina alternativa, dall’omeopatia ai rimedi naturali: www.medicine-alternative.it, www.salusblog.it, www.omeopatiadinamica.it.
ESANUM Totalmente diverso è Esanum, il “Facebook dei medici”. Nelle intenzioni del fondatore Bodo Müller, primario di ginecologia e ostetricia al policlinico Vivantes di Berlino, vuole essere un social network aperto ai soli dottori che permetta di scambiarsi le esperienze sulle varie patologie e sulle nuove terapie, confronti per una seconda opinione e sull’uso dei farmaci.
MEDICI Il direttore scientifico di Esanum.it è Giampiero Manes, gastroenterolo all’ospedale Luigi Sacco di Milano: «Il nostro è un progetto partito dalla Germania e interamente finanziato da investitori tedeschi. Siamo totalmente indipendenti dalle multinazionali e dalle lobby delle case farmaceutiche». Finora sono 5mila i medici registrati che mettono in Rete le loro conoscenze in tra aree specialistiche: gastroenterologia, cardiologia e neurologia. L’iscrizione (gratuita) e la consultazione sono consentite ai soli medici iscritti all’albo.
ALTRI Altri social network per medici: linkaiom.it, creato dalla Società italiana di oncologia medica; inderma.it, dedicato alla dermatologia; dottnet.it, dedicato a farmacisti e operatori sanitari.
GOOGLE HEALTH Un fenomeno ancora marginale in Italia, ma potenzialmente rivoluzionario, sono i siti che offrono l’archiviazione gratuita di dati clinici online e che possono essere consultati anche tramite un telefono cellulare. L’esempio più rilevante è il progetto Google Health.
CARTELLA Nato circa tre anni fa, Google Health permette a chi naviga di compilare la propria cartella clinica su internet. In questo modo i pazienti possono affidare a un archivio informatico i loro dati sanitari: allergie, patologie, farmaci in uso, vaccinazioni. La cartella può essere letta da qualsiasi luogo e si può integrare, su richiesta, con quella già fornita dalle strutture sanitarie. Le informazioni sono inviate con un protocollo cifrato e custodite sui server di Google. I dubbi maggiori legati a questo tipo di sito sono legati alla privacy. Google Health è stato progettato per gli Stati Uniti, ma la maggior parte delle funzioni è già accessibile, solamente in inglese, anche ai navigatori italiani.
AFFIDABILITA’ Tre italiani su quattro non controllano l’affidabilità delle fonti online, ma orientarsi in questo oceano di informazioni e capire quali informazioni sono affidabili è possibile?
REGOLE Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società italiana di medicina generale, ci indica le regole generali da seguire navigando alla ricerca di notizie mediche: «La prima regola è cercare informazioni sui siti istituzionali: ministero della Salute e Istituto superiore di sanità offrono sezioni dedicate ai pazienti dove trovare indicazioni corrette e aggiornate. Anche i siti dei grandi ospedali sono garantiti così come quelli delle società scientifiche, dove quasi sempre esiste un’area per il pubblico che offre dati scientifici affidabili. I contenuti web direttamente gestiti dai pazienti, invece, spesso vanno presi con le pinze: l’obiettivo dei malati è ottenere un trattamento, indipendentemente dal rapporto costo-beneficio o da altre valutazioni di opportunità. Le informazioni riferite dai pazienti possono essere corrette, ma non sono filtrate: vanno sempre discusse con un medico, altrimenti si rischia di usare in modo scorretto tecniche diagnostiche e terapie. Infine, meglio diffidare dei siti zeppi di banner pubblicitari».
CODICE Per valutare l’attendibilità di un sito medico c’è poi l’Hon-code, il codice per la certificazione delle informazioni eleborato dalla Health on the Net Foundation di Ginevra. I siti con il bollino Hon-code devono indicare se le informazioni sono state scritte da medici, ricordano la necessità di un consulto medico, citano le fonti e la data di aggiornamento delle notizie pubblicate, rendono palesi proprietà del sito ed eventuali sponsorizzazioni o informazioni pubblicitarie (leggi qui nel dettaglio le otto regole per ottenere il bollino Hon-code).
TELEMEDICINA Parallelamente al boom di siti e blog, si sta sviluppando la telemedicina, finora in fase sperimentale ma molto presto operativa in tutta Italia. Le opportunità che offre sono tantissime, una su tutte la trasmissione via web della diagnosi per immagini che consente un consulto con esperti a chilometri di distanza.
DISTANZA Gian Franco Gensini, presidente della Società italiana di telemedicina e sanità elettronica: «In moltissime patologie si sta dimostrando la fattibilità del monitoraggio a distanza del paziente: inviare i dati al medico significa garantire un maggior controllo delle condizioni cliniche, praticamente in tempo reale, e ridurre così anche i ricoveri inappropriati».
TAGLI Entro quattro anni il mercato italiano della telemedicina sarà pari a 250 milioni di euro e soprattutto permetterà alle Regioni di tagliare le spese sanitarie fino all’80% in caso di teleassistenza.
VANTAGGI La tecologia cloud computing sarà utilizzata anche per la richiesta di certificati, prenotazione di visite e di prestazioni ambulatoriali. Permetterà così di risparmiare tempo, riducendo l’uso della carta. E consentirà di gestire la cartella clinica in modalità wireless e tablet.
NUVOLA Da dicembre scorso Telecom Italia Lab ha lanciato “Nuvola it home doctor”, un sistema di teleassistenza domiciliare, operativo per ora solo in Piemonte, che, entro tre anni, permetterà di monitorare i parametri di oltre 5 mila pazienti affetti da patologie cardiache, diabetologiche e pneumologiche. In caso di sforamento di uno o più parametri, il medico curante viene avvisato via sms in tempo reale e può così intervenire.
VIRTUALE Un’altra soluzione vantaggiosa sia per l’Asl che per il paziente è l’ospedale virtuale. Spiega Giuseppe Molinari, direttore scientifico di Telemedico: «Un paziente viene ricoverato in casa propria dove è monitorato 24 ore su 24 da un’unità remota. Con un vantaggio: l’ambiente familiare lo aiuta a reagire meglio». Questo servizio è già attivo a Milano, svolto dalla Fondazione Maugeri e rimborsato interamente dalla Regione.
ERRORI «Fai attenzione quando leggi i libri di medicina. Potresti morire per un errore di stampa» (Mark Twain).