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 2011  maggio 10 Martedì calendario

È la finanza a volere la dracma - Nouriel Roubini, economista statunitense considerato un grande guru delle previsioni, da metà aprile soffia sul fuoco: secondo lui, la ristrutturazione del debito greco (più di 330 miliardi di euro, più del 150% del Pil quest’anno) sarebbe imminente

È la finanza a volere la dracma - Nouriel Roubini, economista statunitense considerato un grande guru delle previsioni, da metà aprile soffia sul fuoco: secondo lui, la ristrutturazione del debito greco (più di 330 miliardi di euro, più del 150% del Pil quest’anno) sarebbe imminente. L’agenzia stampa DowJones afferma che è Atene a proporre la ristrutturazione, ieri l’agenzia di rating Standard&Poor ha bocciato il debito pubblico greco. Der Spiegel venerdì ha «rivelato» un’imminente «riunione segreta» dei ministri delle finanze della zona euro per discutere l’uscita della Grecia dalla moneta unica. Il primo ministro greco Papandreu ha definito queste speculazioni «al limite della criminalità». È il capitale finanziario internazionale ad aver interesse al ritorno alla dracma: chi ha speculato contro Atene (comprando assicurazioni contro il default) che aspetta di incassare se la scommessa si avvera e chi ha già portato via i soldi. Ma invece di capire come funziona la speculazione, è l’Ue a diventare il bersaglio. Con l’Europa si innesca sempre un meccanismo che non esiste per gli stati; se la politica francese non piace, viene criticato il governo Sarkozy, non la Francia in quanto tale. L’Unione europea, invece, è presa di mira in quanto tale. Di qui la forza dei populismi, che propagandano un discorso facile da capire, quanto errato nel fondo. L’Ue agonizza per mancanza di Europa, progetto rimasto incompiuto, che manca di legittimità democratica. Questo dovrebbe essere il terreno della battaglia, per arrivare a una governance che includa la solidarietà. L’economia greca pesa intorno all’l% di quella dei 27. "Salvare" la Grecia, senza strozzinarne i cittadini, è nelle nostre possibilità e nei nostri interessi.