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 2011  maggio 09 Lunedì calendario

OSAMA ERA IL MALE. BANALE O NO ANDAVA ELIMINATO

Quando si è diffusa la notizia dell’uccisione di Osama Bin Laden, il mondo intero ha applaudito gli eroici soldati americani e di colpo la gente si è sentita più sicura. In molte città statunitensi, folle festanti sono scese a ballare nelle strade.
La stragrande maggioranza della popolazione ha esultato, al punto che alcuni hanno sollevato l’interrogativo se fosse stato corretto trasmettere alcune scene del raid su tutte le reti televisive.
A mio avviso, le reazioni di giubilo sono comprensibili. Dopo tutto, Osama Bin Laden si è reso responsabile di un gran numero di orrendi attentati terroristici in tante città del mondo. Che fosse diventato l’incarnazione, come alcuni opinionisti hanno suggerito, della banalità del male?
La frase era stata coniata da Hannah Arendt per descrivere Adolf Eichmann. Dobbiamo desumere che Bin Laden sia stato suo emulo e discepolo? A un certo livello, forse. Dopo tutto, non vi è nulla di più banale dell’omicidio.
In ogni democrazia, è facile — sin troppo facile— per chiunque voglia attentare alla vita altrui raggiungere il suo scopo. Non occorre altro che pazienza, armi e complici. Non c’è stato bisogno di nessun genio per addestrare gli attentatori suicidi della strage dell’ 11 settembre.
L’orrore di quella tragedia ha dimostrato che il mondo è costantemente in pericolo e quanto poco si possa fare per fermare coloro che non intendono semplicemente morire, quanto soprattutto uccidere. E per ingigantire le dimensioni della strage, costoro scelgono di morire assieme alle loro vittime. Per questo ci si è convinti che sia impossibile fermare gli attentatori suicidi e che i loro massacri dovrebbero essere bollati come «crimini contro l’umanità» .
Era giusto eliminare Bin Laden? Per principio sono contrario alla pena capitale, ma non nel caso di Bin Laden. Ed è qui che occorre richiamarsi al caso Eichmann. Proprio come Israele seppe adottare quell’unica volta la decisione di giustiziare Eichmann per il ruolo svolto nello sterminio di milioni di ebrei europei, la morte di Bin Laden deve anch’essa essere considerata come un’eccezione alla regola.
Non saprei dire se il suo comportamento sia stato banale, a meno che non si voglia affermare, a prescindere dalle conseguenze, che il male è sempre banale. Ma che egli fosse un uomo malefico, sono certo che nessuno potrebbe esprimere alcun dubbio a riguardo.
Elie Wiesel
(Traduzione di Rita Baldassarre)