Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  maggio 07 Sabato calendario

MADONNE RINASCIMENTALI RITROVATE

Il colpo d’ occhio è spettacolare: chiuse nelle loro teche di cristallo, le sei Madonne col Bambino creano un singolare cerchio mistico nella Sala delle Bandiere del Quirinale. Al centro, quella che è considerata il modello di tutte le altre: una preziosa statua in terracotta policroma dei primi anni del Quattrocento, prototipo di una vasta serie di manufatti che nel XV secolo venivano richiesti alla bottega di un maestro famoso. La statua, scoperta nel palazzo vescovile di Fiesole e restaurata dall’ Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è stata attribuita a Filippo Brunelleschi. Lo stesso artista avrebbe plasmato in stucco la Madonna appartenuta al notaio Massimo Ersoch, che in occasione della mostra l’ ha donata ai musei fiorentini. Un’ altra statua è di Lorenzo Ghiberti ed è conservata al museo del Bargello di Firenze, una quarta proviene da Palazzo Davanzati, una quinta dalla chiesa di San Cristoforo di Siena, l’ ultima appartiene alla famiglia Taylor. Accanto a queste Madonne, si possono ammirare due capolavori di epoca più tarda: un altorilievo in terracotta monocroma realizzato da Jacopo Tatti, detto il Sansovino, e un rilievo in cartapesta del Museo del Cenedese di Vittorio Veneto prodotto dalla bottega dell’ artista. La prima Madonna col Bambino, che un tempo era murata in una stanza della villa Garzoni di Pontecasale progettata dallo stesso Sansovino, fu donata nel 1967 da Gaetano Marzotto ai Musei Civici di Vicenza. L’ esposizione, intitolata «Madonne rinascimentali al Quirinale» e curata da Louis Godart, sarà inaugurata martedì 10 maggio dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e verrà aperta al pubblico dall’ 11 maggio al 19 giugno (ingresso gratuito). Ha un doppio intento: celebrare i vent’ anni di attività di Arpai (associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano), che ha curato il restauro di quasi duecento opere d’ arte nelle varie regioni d’ Italia, e mostrare come da modelli eccellenti di grandi maestri siano nati altri esemplari, realizzati in materiali più poveri e destinati a una committenza ampia ma non meno esigente.
(L. Col.)