Alessandra Coppola, Corriere della Sera 1/5/2011, 1 maggio 2011
Fare cinema, secondo Paolo Sorrentino, «non è un lavoro da persone intelligenti: è da topi di biblioteca
Fare cinema, secondo Paolo Sorrentino, «non è un lavoro da persone intelligenti: è da topi di biblioteca. Come quelli che rimandano sempre il giorno della laurea, che studiano ossessivamente per dieci anni sempre lo stesso argomento. Il cinema è un po’ così: mantenere l’attenzione per due-tre anni su uno stesso tema è qualcosa che va oltre la passione, l’interesse, la curiosità. Deve inevitabilmente degradare nell’ossessione. E quindi anche in una forma di ottusità».