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 2011  maggio 08 Domenica calendario

Finora non c’era una Spoon River italiana per le vittime del terrorismo e della violenza politica

Finora non c’era una Spoon River italiana per le vittime del terrorismo e della violenza politica. Ora c’è. Per saperne di più, per onorare il ricordo di tanti martiri della democrazia, nasce un Muro digitale della Memoria. Sarà inaugurato domani dal Presidente della Repubblica in occasione della Giornata della Memoria. «Omaggio particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni. Tra loro, in primo luogo, i dieci magistrati che per difendere la legalità democratica sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche», è la dedica, non priva di polemica, di Giorgio Napolitano. Un Muro, ma digitale. Ed è questa la forza di Internet: il Capo dello Stato lo inaugura al Quirinale alla presenza di tante famiglie che piangono una vittima del terrorismo, ma sarà immediatamente materializzabile nelle case di ogni italiano, digitando www. memoria.san.beniculturali.it sul proprio computer. In principio è stata un’iniziativa pionieristica, una di quelle brillanti idee italiane all’insegna del fai-da-te. In giro per l’Italia vi sono tanti ricercatori, archivi, fondazioni e associazioni che si battono contro mille difficoltà per far conoscere la «loro» tragica vicenda, che sia Portella della Ginestra o il disastro aereo di Ustica, o la bomba di piazza Fontana a Milano. Perché non unire le forze? È così che qualche tempo fa è nata la «Rete degli archivi per non dimenticare». Ma ora si fa sul serio. Ora che c’è l’interessamento del Capo dello Stato e del ministero dei Beni Culturali, Direzione generale degli Archivi, nasce un Portale. Dentro vi sarà spazio per brevi sintesi storiche, indicazioni didattiche, segnalazione di eventi, pubblicazioni. Troveranno un luogo di condivisione gli approfondimenti curati dalle scuole. E soprattutto ci saranno i materiali che «formano» la storia: documenti, carte private, atti giudiziari, ritagli di giornale, registrazioni audio e video, manifesti, volantini. Le 47 associazioni aderenti hanno un patrimonio immenso di materiali, finora chiuso negli armadi. L’ambizione è mettere tutto on-line. «Siamo felici e orgogliosi - racconta Ilaria Moroni, della Fondazione Flamigni - di quello che abbiamo fatto. Ora però c’è da andare avanti. All’indomani del 9 maggio dovremmo dedicarci ad tutta una serie di altri argomenti e fatti, inserire materiali e produrre ricerche... in sostanza prenderci il compito di avviare un dibattito storiografico». L’ambizione è di fare del portale un luogo vivo e vibrante. «Questo dedicato alla Memoria - spiega il direttore generale degli Archivi, Luciano Scala - sarà solo il primo di una serie di portali tematici da inserire nel Sistema archivistico nazionale. Negli archivi c’è la nostra storia. E la digitalizzazione sarà un’eccezionale occasione per rompere antichi steccati». "LE PAROLE DI NAPOLITANO «È un omaggio ai servitori dello Stato caduti, in primis ai magistrati uccisi dalle Br»"